Pagelle

Le pagelle di Milan-Roma: alla scala acuti di Joya

Dybala firma una rete capolavoro e illumina la scena dall’inizio alla fine della sfida. Paredes comanda il gioco con personalità. Svilar è sempre una garanzia. Pisilli imbuca e lotta

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
30 Dicembre 2024 - 06:30

Passi avanti. Di carattere soprattutto. A San Siro la Roma recupera lo svantaggio iniziale e sfiora più volte il colpo del ko. Manca ancora la vittoria in trasferta, ma i segnali sono più che incoraggianti. Avanti così (e anche meglio) verso il prossimo turno.

IL MIGLIORE 7,5 DYBALA. Pronti via, ha la palla giusta sul mancino dal limite ma strozza il tiro. La perla arriva però a metà tempo col piede “sbagliato”. Un attimo prima dell’intervallo va vicino alla meraviglia con un pallonetto da metà campo, poi sfiora di nuovo la porta milanista. Ma gol e tiri sono soltanto gli acuti di una performance da applausi. E la Scala del calcio è ai suoi piedi.

L'ALLENATORE 6,5 RANIERI. Conferma l’ossatura di base già evidente nell’ultimo turno, infondendo personalità alla squadra, che finalmente se la gioca senza paura  anche lontano da casa e con una big.


6,5 SVILAR. Risponde in due tempi alla punizione di inizio match, può poco sul gol. Strepitosa un’uscita a terra su Theo, vanificata però dal fuorigioco. Reattivo due volte su altrettanti tiri da fuori a inizio secondo tempo. Garanzia.


6,5 MANCINI. Sul suo versante si muove Jimenez: la contesa vive di fasi alterne, ma patisce meno rispetto all’altro lato della difesa. L’uscita di Hummels lo porta in mezzo, dove corre ben pochi pericoli.


6,5 HUMMELS. Gli attaccanti avversari sono più veloci, ma se la cava di mestiere. Ci pensa Fabbri a punirlo col secondo giallo insensato del match dopo un quarto d’ora scarso. Gioca d’anticipo su Morata, facendo suoi diversi duelli, anche in quota. Ma per evitare rischi lascia il campo a metà partita.


6 NDICKA. Preso in mezzo nell’azione del vantaggio rossonero, non solo per colpe proprie. Chukwueze ha un altro passo e lo fa soffrire per tutto il primo tempo, ma nella seconda parte si rimette in riga.


6 SAELEMAEKERS. Ex “a metà”, non si fa intenerire e macina chilometri a destra, senza disdegnare la battaglia. Libera Artem prima del palo, ma non punge oltre.


6 KONÉ. L’avvio non è dei più facili: prende un giallo (fin troppo severo) e un colpo sul ginocchio fasciato. Quando può prova lo strappo, ma il cartellino lo condiziona nei contrasti e costringe Ranieri al cambio nell’intervallo. 

7 PAREDES. Si abbassa molto in fase di possesso, toccando un’infinità di palloni, quasi sempre con qualità. Nella seconda parte si assume qualche rischio eccessivo nel palleggio e rimedia l’ammonizione ma la personalità è straripante.

6,5 PISILLI. All’inizio si aggira un po’ spaesato sul centrosinistra, senza trovare la posizione giusta. Poi raccoglie le indicazioni del tecnico e si butta in ogni spazio, sacrificandosi tanto anche in fase difensiva. Splendida l’imbucata che origina il pareggio, provvidenziale l’intervento protettivo a fine tempo.


6 ANGELIÑO. Arriva dai suoi piedi la prima occasione. Ma con un disimpegno un po’ morbido al limite della propria area dà brividi evitabili. Costanti della sua gara: intuitiva davanti, incerta dietro.


6,5 DOVBYK. Un triangolo stretto con Saele lo manda subito a tu per tu con Maignan, quando centra il palo. Si fa perdonare col fantastico assist di tacco per la Joya. Sua la prima occasione della ripresa, ma sul destro trova la risposta del portiere. Lavora bene di fisico per far uscire la squadra. Sta tornando.


5,5 CELIK. Entra da braccetto di destra, non sempre a proprio agio contro Theo, che lo fa pure sanzionare.


5 PELLEGRINI. Appena mandato in campo, vince un contrasto e innesca Dovbyk. Al promettente avvio però fanno seguito diversi errori più concettuali che tecnici, fino all’occasione d’oro divorata.


6,5 EL SHAARAWY. Entra nel finale e a poco dal termine trova il riflesso di Maignan sotto l’incrocio. Regala comunque effervescenza davanti.


S.V. SHOMURODOV. Una manciata di minuti, ma con l’approccio giusto.

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