Le pagelle di Roma-Parma 5-0: Joya sotto l’albero
Paulo mattatore: dopo la doppietta dispensa doni che valgono altri due gol. Saele dà spettacolo e propizia la goleada. Hummels e Paredes professori nei rispettivi reparti
Dopo tanto digiuno in campionato, ma pur sempre difficile da digerire, la Roma si concede una piccola abbuffata pre-natalizia, congedandosi finalmente in modo consono dal proprio pubblico per il 2024. Ne fa le spese il malcapitato Parma, annichilito dall’inizio alla fine della partita e travolto da una cinquina che non ammette repliche. Bene, bravi, ma adesso manca il bis. E soprattutto il tris.
IL MIGLIORE: 8 DYBALA. Cerca, trova e realizza il rigore del vantaggio. Fra le linee è una grana per gli avversari e una delizia per i romanisti. I compagni di reparto sono i primi - ma non i soli - a beneficiare della sua vena poetica. L’ispirazione prosegue dopo l’intervallo e lo riporta al gol su azione. Poi si dedica agli altri, aprendo due pagine dalla sua personale versione del Libro Cuore: prima lascia il secondo rigore a Paredes, poi offre una prelibatezza a Dovbyk. Joya di Natale.
L'ALLENATORE: 7.5 RANIERI. Sceglie il miglior undici del momento e nemmeno a risultato stra-acquisito lo modifica, regalando gol, vittoria, spettacolo e un meritato sorriso ai romanisti.
7 SVILAR. Contribuisce a mantenere il match in discesa, quando sul 2-0 vola a togliere dal sette una botta di Hernani con l’ausilio della traversa. Pur di conservare la porta inviolata si distende anche all’ultimo secondo. Il grande portiere si vede soprattutto in momenti simili. Encomiabile.
6,5 MANCINI. L’attacco emiliano è tutt’altro che irresistibile: ne approfitta per riporre il grugno d’ordinanza e gestire senza affanni.
7 HUMMELS. Comanda la difesa con la calma e la classe del leader nato. Imperioso negli anticipi, elegante in possesso, deciso nel frapporsi fra avversari e propria area. La relativa serenità di giornata lo autorizza anche a sganciarsi con una certa frequenza per cercare gloria in attacco: non ha occasioni vere, ma dove occorre lui c’è.
6,5 NDICKA. Discepolo che si abbevera alla cattedra del professor Mats: puntuale e “pulito” nelle chiusure, appena può sventaglia da una parte all’altra del campo. Serafico.
7,5 SAELEMAEKERS. Di nuovo titolare a tutta fascia, dimostra di avere gamba e testa per interpretare bene entrambe le fasi. Con qualità regala la seconda firma da romanista indovinando la strepitosa volée che vale il 2-0. Poi mette lo zampino anche sulla terza rete e continua a pungere sulla corsia di competenza fino a trovare il rigore del poker. E i duetti con Paulo sono uno spettacolo. L’amico ritrovato.
7 PAREDES. La coppia con Koné è di quelle ben assortite: esalta le doti di palleggio di Leo, che fa girare palla e squadra da regista consumato. L’amico Dybala gli concede anche la possibilità di sbloccarsi su rigore: il 16 accetta l’invito e griffa il poker.
6,5 KONÉ. Per una volta non ha bisogno di forzare i ritmi, ma quando parte non può fare a meno di tambureggiare. La percussione migliore però la spreca aprendo il piattone dopo aver costruito l’occasione praticamente da solo.
7 ANGELIÑO. Parte forte, confermando il ritorno alla precisione sui cross e alla verve dei bei tempi. Apre il compasso e pesca Saele sul versante opposto, dando connotazione di piccolo-grande capolavoro al raddoppio. Da una sua iniziativa nasce anche il terzo gol. Ranieri ti mette le ali, loro ricambiano.
6,5 EL SHAARAWY. Preferito a Pellegrini alle spalle della punta, scambia bene nello stretto con Angeliño, creando la prima palla-gol proprio per l’ucraino. Quando tocca a lui però, ha qualche titubanza di troppo sotto porta che costa il possibile 3-0 già nel primo tempo.
7 DOVBYK. Il mancino che fa sibilare il palo in avvio meriterebbe sorte migliore, ma è comunque sintomo di ritrovato feeling con il tiro. Non va però alla spasmodica ricerca della gioia personale e anzi innesca la Joya alla conquista del rigore. L’argentino si ricorda di lui nel finale e lo sblocca anche in campionato con un cioccolatino che suggella la chiusura della scorpacciata e la ritrovata intesa.
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