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Le pagelle di Genoa-Roma: Pisilli a marce alte

Per un’ora Niccolò pressa, verticalizza e crea occasioni, generando anche il vantaggio. Saelemaekers essenziale nel cambio di modulo. Baldanzi entra bene. Ndicka, distrazione fatale al 96’

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
16 Settembre 2024 - 07:00

E andiamo a Genova coi suoi svincoli micidiali, cantava il poeta. La Roma accarezza diverse svolte (difesa a tre, sblocco di Dovbyk, prima vittoria) per 95’ ma esce dal Ferraris con un rimpianto gigantesco. Concause da ricercare fra demeriti propri e responsabilità arbitrali. Ma ora la classifica piange davvero.

IL MIGLIORE 7 PISILLI. Ancora titolare dopo la buona prestazione contro la Juve, evidenzia le doti che lo hanno promosso: verticalità, dinamismo, inserimenti. Genera diverse palle-gol, fino a quella da cui scaturisce il vantaggio: suo il tiro che Dovbyk ribatte in fondo al sacco. Ammonito, esce dopo un’ora. Ma la marcia è quella giusta.

L'ALLENATORE 6 DE ROSSI. Sceglie la linea a tre con un adattato, ma per un’ora le cose funzionano. Il ko di Saele e i cambi abbassano troppo il baricentro, arbitro e distrazioni macchiano un quadro ispirato.

6,5 SVILAR. Rischia qualcosa coi piedi, ma è reattivo in uscita e nel momento migliore degli avversari sbarra lo specchio ai tentativi da vicino e lontano. Fino alla beffa.

6 MANCINI. Dei tre centrali è quello deputato a sganciarsi in avanti. Trova anche una zuccata a colpo sicuro, ma un avversario si frappone fra tentativo e porta. Nella sua zona non ha sbavature.

5,5 NDICKA. Imperturbabile nelle chiusure, la calma rischia però di diventare flemma in uscita, quando perde palloni pericolosi. E la disattenzione in pieno recupero che costa il pareggio è fatale.

6,5 ANGELIÑO. Anche se non di ruolo, da braccetto si districa con diligenza: attento in marcatura, puntuale negli anticipi. Ha ancora carburante per coprire e ripartire quando passa sulla fascia.

6 EL SHAARAWY. Torna dal primo minuto e lo fa dal lato opposto a quello usuale. Dopo la mezzora si crea un’occasione d’oro: ottimo il controllo, ma sulla conclusione mancina Gollini si supera. Meno vivace rispetto ad altre circostanze.

6,5 KONÉ. Impiega un po’ a prendere le misure, ma quando parte lo fa a ritmi quasi inediti per i compagni. Imponenti i coast to coast, da ricalibrare la mira nelle conclusioni. A riserva nel finale.

6 CRISTANTE. Qualche sofferenza in avvio, quando viene un po’ sorpreso dall’aggressività genoana. Efficace in fase di contenimento, soprattutto nella seconda parte.

7 SAELEMAEKERS. Prende possesso dell’intera corsia mancina con disinvoltura in entrambe le fasi: essenziale nell’adozione della linea a tre. Il duello con Sabelli accende scintille, ma Alexis ha la peggio.

6,5 DYBALA. Schierato come partner di Artem, lo cerca (ricambiato) con insistenza, creando i presupposti per un potenziale rigore e più di un’occasione. Fin quando è in campo, la Roma è padrona.

6,5 DOVBYK. Un suo tacco illumina lo spazio per la Joya e sarebbe anche rigore, se arbitro e Var rilevassero l’evidenza. Ipnotizzato da Gollini quando Paulo ricambia il favore, si riscatta col tap-in che vale l’1-0, sia pure con esultanza differita. A inizio ripresa può bissare in acrobazia, ma sulla sua strada c’è ancora il portiere genoano in giornata di grazia. Inizia però a entrare nel vivo dei meccanismi.

5,5 HERMOSO. Dentro per irrobustire la difesa, è correo nell’episodio che causa il pareggio genoano.

5,5 CELIK. Esterno di scarso slancio offensivo per vocazione, si abbassa ancora più del solito nella fase di match che disputa. E i disimpegni risultano tutt’altro che “puliti”.

6 PELLEGRINI. Non al meglio, gioca quel finale da battaglia forse non così appropriato alle sue condizioni. Rimedia il giallo per coprire una falla di Celik, subisce fallo non fischiato prima dell’1-1.

6,5 BALDANZI. Ingresso convincente. Nel momento in cui il baricentro si abbassa, lui prova a uscire tenendo palla o subendo fallo o innescando ripartenze. Ma è seguito poco. 

S.V. SHOMURODOV. Pochi minuti, ma un contropiede sprecato in avvio.

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