Le pagelle di Bayer Leverkusen-Roma: Paredes da sedici
Paredes alla De Rossi: personalità enorme sui rigori e non solo, manovra dal basso. Ndicka comanda la difesa da leader. Svilar perfetto fino al 2-1. Zalewski e Abraham entrano malissimo
Orgoglio e rabbia. Più il primo della seconda, perché la Roma accarezza il sogno di un’impresa quasi impossibile fino a 8’ dalla fine, giocando con coraggio, soffrendo, ma sapendo uscire a testa altissima da una coppa che meritava miglior sorte.
IL MIGLIORE 9 PAREDES. Nello scacchiere disegnato da De Rossi gli tocca abbassarsi fra i due centrali per innescare la manovra, alla DDR. Ammonito a metà primo tempo, non fa una piega e si carica il rigore del vantaggio. Personalità da vendere sul bis dal dischetto, come quando gestisce possessi che scotterebbero a chiunque. Ma Leo ha il numero 16 e lo onora.
IL TECNICO 7 DE ROSSI L’approccio è di grande personalità, poi il ko di Spina cambia l’inerzia. Fino all’1-0. E sfiora il miracolo quando in pochi ci avrebbero puntato, ma la strada è quella giusta.
7 SVILAR. Perfetto per 82’, manca la presa (anche perché disturbato da Smalling) sul cross che causa il 2-1. Ma è lui a tenere il match vivo: prima deve ringraziare il palo, ma è prodigioso quando sventa un diagonale velenoso destinato all’angolino con la punta delle dita. E si ripete con un doppio grande intervento prima dell’intervallo. Anche nella ripresa è decisivo in uscita e fra i pali, fino all’esitazione che chiude i giochi. Peccato.
6,5 MANCINI. Chiamato agli straordinari dallo schieramento ultra-offensivo, non si tira indietro frapponendo più volte il corpo fra gli avversari e la propria porta. Quando Frimpong manca del basilare fair play si fa ammonire, poi sbroglia situazioni scabrose in area. Sfortunatissimo nel rimpallo che costa il primo gol tedesco.
8 NDICKA. In avvio sembra soffrire un po’ gli spunti in velocità, ma rimedia di posizione ed è impeccabile nelle letture preventive. Sul palo tedesco è lui a evitare il tap-in. E da lì in poi concede le briciole agli avversari e prende in mano il reparto, da leader vero di livello assoluto.
7,5 ANGELIÑO. I continui interscambi con Spina riescono alla grande, fino all’infortunio del compagno. Poi deve dedicarsi maggiormente alla fase difensiva e lo fa con grande attenzione. Suo però è anche il cross su cui si avventa Azmoun trovando il rigore.
7 EL SHAARAWY. Prima a destra, poi dal lato opposto, con dedizione infinita. E a inizio ripresa tenta anche il diagonale a rete, impegnando il portiere del Bayer.
7 CRISTANTE. Nel primo tempo perde qualche pallone di troppo, ma col passare dei minuti acquisisce sostanza. Sua la prima occasione della ripresa, quando strozza un po’ il mancino. Poi si dedica a chiudere varchi e far ripartire.
6,5 PELLEGRINI. Inizia con un perfetto cambio di gioco mancino che manda Lukaku a tu per tu col portiere. Poi di testa in tuffo sfiora il gol in prima persona. Cala alla distanza, anche per stanchezza.
6 SPINAZZOLA. La sua posizione è una delle chiavi tattiche di partenza e si alterna bene con Angeliño lì a sinistra. Ma un guaio muscolare fa saltare ogni piano dopo 20’.
6,5 AZMOUN. Lotta tanto, non sempre con ordine, ma ci sta con tutti i sentimenti. Subisce il fallo da rigore e poco dopo va vicinissimo alla zampata vincente. A inizio ripresa ci prova dal limite, poi esce coi crampi. Generoso.
5,5 LUKAKU. Dopo 4’ ha la palla buona, ma se la allunga troppo col primo stop. Manca però soprattutto quando deve far salire i suoi.
4,5 ZALEWSKI. Rileva Spina a freddo, ma si fa saltare con troppa facilità, rimediando subito un giallo. Dopo un quarto d’ora da incubo contro Frimpong, viene dirottato a destra, ma con Grimaldo le cose non migliorano. Neanche davanti riesce a creare, corner compresi.
6 BOVE. Corre quando nessuno può.
5,5 SMALLING. Disturba Svilar e lo induce all’errore che costa il 2-1.
4 ABRAHAM. Ingresso irritante: non tiene mai palla e al 96’ resta colpevolmente a terra: 2-2.
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