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Le pagelle di Milan-Roma: Pellegrini ci prova

Il numero 7 entra a inizio ripresa, conquista il rigore e tira più dei compagni. El Shaarawy impalpabile, Lukaku poco servito. Ancora male gli esterni, mediana inconsistente

Pellegrini contro il Milan

Pellegrini contro il Milan (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
15 Gennaio 2024 - 08:00

Senza smaltimento. Le scorie di coppa si riversano anche sul campionato. Dopo i primi illusori minuti la Roma non mostra reazioni e si scioglie a San Siro alla prima occasione avversaria. La posizione in classifica è horror, il distacco si può ancora recuperare. A patto di cambiare marcia.

IL MIGLIORE 6 PELLEGRINI. Fra i pochi a reagire all’ultima disastrosa prestazione. Ritrova campo e fascia a inizio ripresa, guadagnando con astuzia il rigore che potrebbe riaprire la sfida e risultando il più pungente, da fermo e in movimento.

IL MISTER 5 MOURINHO. Tre centrali a disposizione  ma preferisce adattare di nuovo un fuori ruolo. La pecca più grande è però nella scarsa capacità del gruppo di reagire agli eventi.

5,5 SVILAR. L’esordio stagionale fuori dalle coppe non è facile: il primo tiro nello specchio lo fa secco e nemmeno sembra irresistibile. Poi viene battuto altre due volte e si limita a qualche discreta uscita.

5 KRISTENSEN. Di nuovo schierato fra i tre più arretrati, si fa calamitare dalla sterzata di Adli, che risulta letale. Risucchiato dall’errore iniziale, fa poco per rimediare.

6 MANCINI. Alle prese coi soliti fastidi fisici, moltiplica gli sforzi e contiene bene Giroud nel primo tempo, opponendo anche il corpo per salvare la porta. Ruvido in marcatura, rimedia il giallo che fa scattare la squalifica dopo due mesi in diffida e a metà gara esce.

5,5 LLORENTE. Riprende il suo posto dopo l’assenza in coppa, ma sul centro-sinistra: qualche sbavatura - sia pure non determinante - e scarsa lucidità con la palla al piede.

5  CELIK. Seconda presenza da titolare in campionato, col Milan proprio come la prima, probabilmente per contrarre Leao, che però non pare spaventato. Palesa tutti i suoi limiti offensivi sprecando un ghiotto 3 contro 3. Sul suo destro arriva la migliore occasione della prima parte, ma Maignan intercetta. Poi buona volontà e poco altro.

5,5 CRISTANTE. Comincia intermedio sul centrodestra, cercando più di innescare i compagni che di mettersi in proprio, anche quando avrebbe la visuale per liberare la forza del suo tiro. L’uscita di Mancio lo riporta in difesa: sullo 0-2 rimedia un blocco dagli avversari e il giallo che vuol dire squalifica. Sul terzo gol rossonero, Giroud lo beffa di tacco.

5 PAREDES. Si segnala per una conclusione dalla distanza potente ma di poco alta e qualche possesso più o meno protetto. Ma la lentezza nel far girare il pallone sta diventando esasperante e un rigore realizzato non può bastare.

5,5 BOVE. La rete che sblocca il match è favorita dal suo mix di generosità e inesperienza, quando si lancia in pressing e lascia sguarnito il limite centrale dell’area. Non si risparmia  ma per una volta nemmeno brilla.

5 SPINAZZOLA. Vince il ballottaggio con Zalewski contro la squadra cui ha segnato l’unica rete stagionale in A. E di nuovo fa le cose migliori al tiro, mentre i cross sono sempre troppo morbidi e leggibili, quando non fuori misura. 

5,5 LUKAKU. Per un tempo e mezzo viene servito col contagocce, poi le sue sponde cominciano ad aprire spazi: da uno nasce il rigore, dai successivi qualche acuto offensivo.

4,5 EL SHAARAWY. Sembra voler confermare il luogo comune che lo vuole vivace solo entrando a gara in corso. Impalpabile.

5 BELOTTI. Entra con un discreto lasso di tempo a disposizione, nella fase in cui la porta rossonera torna a vedersi. Per gli altri perlomeno. In preoccupante fase involutiva.

6 HUIJSEN. Torna sul campo del debutto in A, anche stavolta nel finale: nel giro di poco protegge Svilar da una situazione scabrosa e rimedia un cartellino.

5 ZALEWSKI. Insolitamente a destra nel finale, ma con risultati simili a quelli ottenuti da lato opposto: zero cross a buon fine, ai limiti del goffo in fase difensiva.

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