Le pagelle di Juventus-Roma: Mancio da battaglia
Gianluca lotta senza mai andare sopra le righe da diffidato e salva la porta di Rui. Anche Ndicka compie un intervento prodigioso sulla linea. Dybala prova la delizia, ma non basta
Bene ma non benissimo. La Roma entra in campo con lo spirito più consono alla sfida, ci mette la dovuta intensità, crea occasioni soprattutto nella prima parte, ma alla fine esce dallo Stadium senza punti. Punizione forse troppo severa per quanto visto, ma con incoraggianti segnali di personalità nei big match, sulla scia dell’ultimo. Ora però serve rimuovere la classifica.
IL MIGLIORE 6,5 MANCINI Gioca ancora con la diffida sulle spalle e dev’essere una limitazione non da poco per chi come lui ha l’aggressività nel sangue. Ma riesce a essere arcigno senza mai andare oltre le righe. In avvio salva la porta con un grande intervento, nel finale si unisce al forcing.
IL MISTER 6,5 MOURINHO Sulla prova di carattere c’è il suo marchio impresso a fuoco. Manca ancora la cattiveria necessaria, ma la strada giusta nei big match è imboccata.
6 RUI PATRICIO Prova a chiudere lo specchio su Rabiot che lo beffa sul primo palo. Poi però mette una toppa sull’altra grande occasione bianconera, tenendo vivo il match fino al 90’.
6 LLORENTE Il duello con Vlahovic accende scintille a suon di scontri fisici leali ma duri con alterni risultati, ma lo spirito battagliero è encomiabile.
6,5 NDICKA Sempre più a proprio agio, proprio a pochi giorni da una partenza che rischia di pesare. Prodigioso il salvataggio in tuffo a fine tempo, sulla linea e con Rui già battuto.
6 KRISTENSEN La presenza di Dybala qualche metro più avanti sposta il baricentro offensivo sul suo versante e Rasmus non si fa pregare per sovrapporsi. Arriva con un pizzico di ritardo nell’azione che origina il gol, ma resta sempre propositivo.
6,5 CRISTANTE Apre le ostilità con un gran destro che fa tremare il palo e tutto il pubblico juventino. Padrone della sua zona di campo, dove tampona e costruisce, quando sconfina in avanti resta uno dei più pungenti.
6 PAREDES I suoi trascorsi allo Stadium non sono stati dei migliori e ci tiene a mostrare che i demeriti non appartengono a lui. Inizia con personalità, poi cala un po’ rimediando anche un evitabile cartellino.
6 BOVE Ha conquistato sul campo i galloni da titolare e anche in casa Juve prova a riaccendere i motori coi giri giusti, ma stavolta incide poco.
5,5 ZALEWSKI Si attacca più dal lato opposto al suo e deve spesso limitarsi al contenimento. Rimane diligente, ma crea pochi spunti dove se ne avvertirebbe la necessità: lì a sinistra.
6 DYBALA Dopo un anno e mezzo le emozioni da ex sono alle spalle e comincia col piglio giusto, pennellando due palloni invitantissimi in piena area (non sfruttati) e sfiorando poi la rete con una delizia d’esterno. A richiesta precisa di Mou sulla sua tenuta risponde con la voglia di restare in campo per tutto il match, ma il colpo di biliardo diretto in buca d’angolo ma debole è lo spunto di maggior rilievo nella ripresa.
5,5 LUKAKU È chiamato a una prestazione di grande sacrificio: spalle alla porta, lavora più per far salire i compagni che per concludere di persona. E inevitabilmente a risentirne è la sua qualità migliore.
5,5 PELLEGRINI Di nuovo dentro nell’ultima mezzora, stavolta non bissa la prodezza col Napoli e con tre punte e mezzo deve anche allontanarsi dalla porta avversaria. Inaridito.
S.V. EL SHAARAWY Prova a fornire soluzioni esterne ma gli spazi sono troppo ristretti.
S.V. AZMOUN Riesce a tirare, non a graffiare.
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