Le pagelle di Bologna-Roma: tiene solo Llorente
Diego regge nonostante il giallo ed è il centrale più puntuale nelle chiusure. Spinazzola va in bambola dopo un unico spunto. Pelle fuori fase, Cristante a ritmi bassi
Tutto storto, tranne il post-gara, in cui le parole di Mou possono riaccendere qualche speranza per il futuro. Ma premesse e svolgimento del match concedono poco conforto. La Roma senza i due assi d’attacco si fa superare per intensità, ritmo, trame di gioco e cede in un altro scontro diretto a cavallo dei due tempi, senza mai dare l’impressione di poterlo riprendere. Ora bisogna rimboccarsi le maniche.
IL MIGLIORE 6 LLORENTE Guida gli sventola subito un giallo per un faccia a faccia con Saelemaekers, che però non lo condiziona: è il più puntuale fra i centrali nelle chiusure e tenta anche il gol a sorpresa da metà campo. Regge.
IL MISTER 5 MOURINHO Privo delle punte di diamante, si affida alla vecchia guardia ma senza ricevere alcun segnale. Il meglio lo dà a bocce ferme, con vista sul futuro ancora comune.
5,5 RUI PATRICIO Non ha colpe specifiche sui gol, ma in entrambe le circostanze resta piantato vicino ai pali. Peccato originale che si porta dietro.
5,5 MANCINI Arriva in ritardo nelle due percussioni bolognesi che decidono il match. Ma gioca in condizioni menomate e fa di tutto per resistere.
5 NDICKA Soffre maledettamente Ndoye, che ha un altro passo e lo brucia generando la prima rete bolognese e mettendolo sempre in difficoltà.
5,5 KRISTENSEN Inizia anche discretamente, ma alla lunga i limiti tecnici emergono. Sfortunato nella deviazione che causa il raddoppio avversario.
5,5 CRISTANTE Il match è intenso e si gioca a ritmi alti: se per un verso può tenere botta, nell’altro patisce. Infilato alle spalle quando parte l’azione dello 0-1, gestisce con mestiere il resto della partita. Non la sua migliore.
5 PAREDES Cammina mentre i dirimpettai corrono. Amministra quando loro verticalizzano. Fuori focus.
4,5 PELLEGRINI Ammonito per proteste, come è ormai consuetudine per chi ha fascia al braccio e maglia della Roma. Ma al di là della discutibilissima decisione arbitrale, la sua gara è un inno al “vorrei ma non posso”: lento, lezioso, mai decisivo. Urge ritrovare la migliore versione.
4 SPINAZZOLA La noia fisica che lo ha fermato una settimana pare alle spalle quando piazza uno sprint da tempi belli inizialmente. Ma è un’illusione: da lì in poi si ferma, buggerato più volte da chiunque gli passi accanto.
5,5 BELOTTI Sua la prima conclusione nello specchio su azione manovrata, con una bella torsione di testa. Sua la corsa fermata da Boukema, che avrebbe meritato il rosso. Sua però anche l’occasione di riaprire il match e sprecata malamente.
6 EL SHAARAWY Comincia in attacco, finisce esterno a tutta fascia. Non sempre lucido nelle scelte, ma generoso fino a dare fondo al serbatoio.
4 SANCHES Entra per dare un’altra marcia, ma innesta la retro: sbaglia ogni tocco, rischia più volte il cartellino e nel giro di 18’ torna in panchina.
5,5 BOVE Stavolta nemmeno il motorino made in Trigoria riesce a cambiare l’inerzia di una gara nata male.
5,5 AZMOUN Nel gioco aereo si fa valere, ma palla a terra è spesso confusionario. La buona volontà non basta.
S.V. CELIK Nel finale, senza fare danni.
S.V. PISILLI Non è aria di magie e l’incantesimo di coppa non si ripete.
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