Le pagelle di Cagliari-Roma: il Belo arriva ora
Il Gallo entra e mette il punto esclamativo sulla sfida con un gol-capolavoro. Paredes regala un assist-gioiello, Bove di lotta e di governo, Cristante centrale di professione
Ottovolante. Nel giro di circa 70 ore la Roma infila il secondo poker consecutivo, si (ri)scopre forte in attacco e cinica quanto basta per ammorbidire anche partite sulla carta ostiche. Soprattutto va a prendersi la terza vittoria consecutiva prima della sosta, che si spera servirà a recuperare gli infortunati.
IL MIGLIORE 7,5 LUKAKU Petto d’acciaio, astuzia e core. Più tanta forza. Big Rom si porta dietro l’intera difesa sarda con la prepotenza di un caterpillar, macinando reti e record: segna di torace, si ripete col suo mancino d’oro e tocca quota 5 in A e 7 in totale. Quattro per quattro fa Romelu.
IL MISTER 7 MOURINHO Riesce ad aggirare il muro eretto da Ranieri e a gestire nel miglior modo le numerose assenze. L’infortunio di Dybala è la nota stonata della sinfonia.
6,5 RUI PATRICIO Se la gara si mette in discesa è anche per i suoi riflessi sullo squillo iniziale di Petagna. Trova coraggio sulle uscite e viene battuto soltanto su rigore. Pronto intervento.
6,5 MANCINI Il match è spigoloso almeno fino al 3-0 e da Capitano prova a difendere i compagni e farsi rispettare. Missione compiuta, senza fatica.
7 CRISTANTE Un marziano catapultato a Cagliari probabilmente lo avrebbe reputato un centrale di professione. Senso della posizione, anticipi puliti e impeccabile nel gioco aereo: Bryan sembra fare il difensore da sempre. E nemmeno il braccio galeotto scovato dal Var scalfisce il giudizio. Ovunque proteggi.
6,5 NDICKA Il braccetto mancino spaesato di qualche settimana fa sta pian piano lasciando spazio alla sua versione tedesca. Non cede alla tentazione dei duelli in velocità, ma sceglie i tempi giusti e sa ripartire palla al piede con piglio sicuro.
6,5 KARSDORP Oristanio gli crea qualche grattacapo, ma col passare dei minuti Rick prende le misure. E prima va perfino a trovare l’assist del 2-0.
7 BOVE Dove c’è da dare battaglia, c’è lui. «Cane malato», «bodyguard», corridore senza riserve, ma non solo: quando occorre sa far ripartire l’azione con qualità. Non è un caso che il gol che più di tutti esalta il collettivo tragga origine da un suo spunto. Di lotta e di governo.
7 PAREDES Dopo 11’ tenta di farsi giustizia da solo e rimedia un giallo un po’ ingenuo. Potrebbe risultarne condizionato, invece comincia a mettere in mostra il meglio del repertorio: geometrie, lanci al bacio e la perla dell’assist per il 4-0.
6,5 AOUAR Nel dopo-Servette era stato pungolato da Mou. Ma ritocca a lui e coglie l’occasione. La finta che innesca il vantaggio è quasi meglio del tiro che lo sancisce. E il giallo (severo) che rimedia andando a recuperare una palla persa è quasi più emblematico. Quasi però.
6,5 SPINAZZOLA Lo scavetto con cui pesca Aouar per l’1-0 è di alta qualità. Non si siede sugli allori e continua a proporsi per almeno un’ora. Spia della riserva spenta. Spina riacceso.
6 DYBALA Nella prima ghiotta occasione si fa ipnotizzare da Scuffet. E dopo 40’ va ko. Ora dita incrociate.
7 BELOTTI Il gol è un piccolo capolavoro, l’esultanza sotto il settore l’alloro che lo omaggia. Cresta altissima.
6 PAGANO Altri minuti nel suo bagagliaio.
5,5 KRISTENSEN Entra molle. Troppo perfino per una sfida già chiusa da tempo.
S.V. CELIK Gioca l’ultimo spezzone nell’insolito ruolo di mediano.
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