Le pagelle di Roma-Frosinone: Bove is in the air
Edoardo travolgente. Lollo esce sfinito dopo il gol. Paulo d’oro. Le chiavi del gioco a Paredes. Lukaku è il solito. Karsdorp c’è. Ndicka ancora indietro
Non bella, ma balla. La Roma torna a muoversi dopo lo shock genovese e porta a casa quanto si era prefissata: ritorno alla vittoria, tre punti e un clean sheet che in questa fase non è poi così banale. Lo fa col cuore ma anche con la testa, per dirla con Mou. Avanti così.
LE PAGELLE 7 BOVE Con Bryan arretrato, trova spazio in mediana e interpreta il ruolo senza tirare il freno un solo istante. Corre, si sbatte, morde le caviglie avversarie e trova perfino il tempo di inserirsi su suggerimento (guarda un po’) della Joya. Il gol sarebbe il meritato premio a una prestazione maiuscola, ma anche così si può essere più che soddisfatti.
IL MISTER 6,5 MOURINHO Chiedeva cuore, ha ottenuto anche testa. La squadra è tornata quella con la sua impronta. E la stessa gestione dei cambi gli ha dato ragione.
6 RUI PATRICIO Il Frosinone potrebbe far male più di una volta, ma manca sempre lo specchio. Deve distendersi poco dopo la mezz’ora e forse anche allora la porta non sarebbe stata centrata, ma meglio chiuderla. Ancora meglio chiudere imbattuti.
6 MANCINI Quando serve lo spirito gladiatorio invocato anche dal suo mentore, uno come lui non può mancare. Mostra i muscoli. Quanto basta.
6,5 CRISTANTE Dove c’è necessità di tappare falle arriva lui: di nuovo dislocato a dare manforte al reparto più in emergenza. Agisce da regista arretrato più che da centrale puro, eppure tocca a lui sbrogliare la prima situazione scabrosa e non solo. Dove lo metti sta. E anche bene.
5,5 NDICKA Stuzzicato alla vigilia da JM sulle differenze difensive col suo predecessore, compie qualche discreto intervento nei primi minuti. Poi però Cuni lo lascia sul posto e anche in seguito viene seminato con fin troppa facilità. Il rodaggio italiano è ancora in corso.
6,5 KARSDORP Al debutto da titolare in campionato, mostra decisione negli interventi difensivi e un’encomiabile continuità nella fase offensiva. La tecnica non è da trequartista, ma l’impegno viene riconosciuto dallo stadio. Ammonito per proteste dopo un non-fallo, esce. Forse anche in vista della coppa.
7 PAREDES Distribuisce palloni con maestria, sventagliando e dettando tempi. Le chiavi della manovra se le è prese da tempo, stavolta ha anche blindato la cabina di regia.
6,5 PELLEGRINI Parte del pubblico lo becca a inizio gara e impiega un po’ ad accendersi. Il diesel però macina e fra alti e bassi ingrana. Qualche patema quando viene colpito alla testa, ma la voglia di rivalsa è forte e quando rientra il gol pare cercato, più che trovato. Barcollo ma non Lollo.
6 SPINAZZOLA Spinge senza strafare. Raramente affonda fino a rendersi una freccia in più nell’arco di José, ma tiene la posizione e aiuta dove serve.
7 DYBALA Scalda l’atmosfera con le prelibatezze della casa, poi sforna il piatto forte e disegna la traccia che porta al vantaggio di Big Rom. Sembra calare alla distanza, ma firma l’altro assist. Joya pura.
7 LUKAKU Scaccia via gli incubi genovesi con un numero dei suoi: mette a sedere mezza difesa ciociara e si conferma una sentenza in zona calda. Una percussione di Pelle lo rimanda al tiro, ma il diagonale è respinto. Poi tanta presenza. Di qualità.
6 KRISTENSEN Rileva Karsdorp, ma non non ne ha ancora il passo nei due versi.
S.V. AOUAR Si vede quando stende l’arbitro.
S.V. AZMOUN Altri minuti in cascina.
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