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Le pagelle di Bayer Leverkusen-Roma: è roba da Matic

Nemanja ubiquo diventa padrone assoluto del campo, non solo al centro. Pellegrini Capitano coraggioso e talentuoso. Bove e Zalewski si sacrificano da romanisti veri

Matic festeggia dopo aver eliminato il Bayer Leverkusen

Matic festeggia dopo aver eliminato il Bayer Leverkusen (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
19 Maggio 2023 - 08:03

In apnea per cento e più minuti prima di far esplodere il delirio. Soffrendo come forse mai prima, la Roma gioca contro tutto e tutti: uno stadio ostile, gli attacchi forsennati di un avversario mai domo, un arbitro fin troppo permissivo, crampi e noie fisiche. Ma resiste stoicamente e sia pure stremata conquista la finale. Un’altra. Per la storia. E ora sì che si va a Budapest! 

L'ALLENATORE - 8 MOURINHO Edifica un fortino non soltanto tattico, ma anche dell’anima. E conquista la seconda finale europea consecutiva. Più che Special, è The Only One.

IL MIGLIORE - 9 MATIC È la prova vivente che il dono dell’ubiquità esiste e ha il numero 8 giallorosso sulle spalle. Nemanja è ovunque a distribuire palloni e far rimbalzare gli avversari su di sé. Anche quando Palacios attenta alle sue caviglie (e gli viene risparmiato il sacrosanto rosso) non fa una piega e ricomincia a dettare legge. Padrone assoluto del campo. 

7,5 RUI PATRICIO La gara più importante è anche la più difficile per lui, in stato di assedio fin dalle prime battute. Il primo squillo arriva dopo 8’ e pochi minuti dopo deve ringraziare la traversa. Da lì in poi si oppone soprattutto a Demirbay e Azmoun. E quando la deviazione può risultare difettosa, a salvarlo ci pensa Mancio. Saracinesca chiusa.
8 MANCINI In una battaglia simile, un guerriero indomito come lui non può mollare, anche quando i muscoli sembrano cedere e si prepara il cambio. E qualche istante dopo salvala porta su un possibile tap-in a botta sicura. A muso duro.
8 CRISTANTE Ancora al centro della difesa per buona parte del match, si frappone a ogni tentativo tedesco con le buone e le cattive. E finisce in mediana a spizzare ogni lungo lancio che possa dare un po’ di respiro. E anche così Cristante fa miracoli.
8 IBAÑEZ  L’irruenza iniziale è quella dei giorni migliori, ma crea una via di mezzo fra l’esaltazione e l’apprensione: questione di decimi di secondo e di centimetri su quegli anticipi, che diventano sontuosi. 
7,5 CELIK Rientra dopo i timori dello stop muscolare. Tiene più che bene sulla corsia di competenza fin quando può, poi deve arrendersi.
8 BOVE Scarica il contachilometri in fase di non possesso. Lo spirito di sacrificio lo pervade e termina addirittura da esterno destro. Era chiamato alla conferma, fa infinitamente di più. La prova del Bove.

6,5 SPINAZZOLA Fronteggia Frimpong e Diaby nell’avvio infuocato del Bayer, limita come può le avanzate avversarie ma la sua gara dura mezzora
8,5 PELLEGRINI Capitano coraggioso e talentuoso. Comincia con l’unico tiro verso la porta tedesca. Poi cerca di far respirare i compagni in affanno andando a prendersi i palloni che più scottano, pulendoli e mostrando una personalità fuori dal comune nelle fasi più complicate. Riceve una serie infinita di calci, senza cedere. Barcollo ma non Lollo.
6,5 BELOTTI A volte si incrocia un po’ troppo con Tammy, ma certo non lesina impegno e furore agonistico. Anche se soltanto per un tempo.
7 ABRAHAM In tandem col Gallo e in solitudine ha l’ingrato compito di allontanare  più possibile  il pallone da Rui: a fatica ma riesce nell’intento.
7,5 ZALEWSKI Più terzino che esterno, argina gli avversari, subisce falli in serie e regala  abnegazione senza freni. 
7,5 WIJNALDUM La sua personalità concede l’uscita (a piccole dosi) dal bunker. 
7 SMALLING Allontana i patemi finali col carisma e la calamita della sua testa.

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