Le pagelle di Roma-Inter: Matic predica da solo
Nemanja canta e porta la croce in mezzo al campo, senza sottrarsi alle responsabilità. Spina e Zalewski evanescenti sulle fasce. Ibañez chiude la gara
Troppe tare per resistere. La Roma prova a tener testa a un avversario più attrezzato nonostante le tante assenze e il consueto irritante Maresca. Ma una volta per tempo cede per imperdonabili disattenzioni. E ormai la zona Champions è quasi un miraggio.
L'ALLENATORE 6 MOURINHO - Coi cerotti in ogni reparto, ma mette insieme la squadra più coriacea possibile per tenere testa a un confronto impari. Due buchi di singoli lo tradiscono.
Il MIGLIORE 6.5 MATIC - Torna facendo da bussola e da timone simultaneamente. Canta e porta la croce, con scarso aiuto da parte dei compagni. E allora si carica di ogni responsabilità. Come sempre.
5.5 RUI PATRICIO - Davanti agli occhi di Tancredi, con la maglia grigia che richiama i fasti del numero 1 per eccellenza. Ma lì finiscono i riferimenti alla memoria: troppo timido il portoghese sul cross che attraversa la sua area e causa lo 0-1. Può poco sul raddoppio, ma è evidente che non stia attraversando la sua miglior fase.
6 MANCINI - Si oppone alle avanzate nerazzurre con la proverbiale grinta, ma trova il maggior freno in Maresca. tanto solerte con lui, quanto permissivo con Calha nella distribuzione dei gialli. Nella ripresa prova a proporsi anche come supplente di un esterno mai così intangibile.
6 CRISTANTE - Di nuovo al centro della difesa, sbroglia qualche situazione intricata e prende in consegna Lukaku: il belga ha pane per i suoi denti. Alla fine timbra, ma non per colpa di Bryan, che anche dietro fa il suo
4 IBAÑEZ - Alza la mira di testa, ci riprova di piede trovando Onana. Ma è nella sua zona che risulta decisivo, ancora nel male. Sullo 0-2 c’è il suo compendio: grande anticipo e pecca colossale. In caduta libera.
4.5 ZALEWSKI - Perde l’avversario diretto nel momento topico e non è la prima volta. Con tutte le solite attenuanti sul ruolo, sbaglia però tutto o quasi anche in avanti. Lo sfacciato talento degli esordi ha lasciato il posto a un occupante di fascia poco decifrabile e ancora meno utile.
5 CAMARA - Torna titolare a quasi 6 mesi dall’ultima e in avvio rischia grosso su un intervento scomposto di Calhanoglu. Poi molta corsa (spesso a vuoto) e altrettanta confusione. Nel finale potrebbe riaprire la gara, ma spara in Sud il rigore in movimento che gli capita sul destro.
6 BOVE - Non risparmia energie, anche se a volte le disperde: poco costrutto nei pressing solitari, per quanto generosi. Ma almeno morde.
4.5 SPINAZZOLA - Si fa bucare alle spalle dall’iniziativa di Dumfries che fa da prologo allo 0-1, poi prosegue sulla falsariga delle ultime due: pochi spunti, tanta abulia. Cercasi vero Spina
6 PELLEGRINI - Schierato a ridosso del Gallo, ha più opportunità di pungere e nei primi 20’ è l’unico a provarci, due volte. Quando non tira, fa da fonte per i compagni. Ma anche su di lui cala la scure di fenomenite di Maresca con un cartellino senza senso, poi la stanchezza lo consuma.
5.5 BELOTTI - Lotta, svaria, sgomita. Ma resta ancora all’asciutto. Anche di tiri.
6 DYBALA - Il suo ingresso accende lo stadio. Se non altro, riassaggia il campo.
5.5 ABRAHAM - Entra nell’ultima parte di gara, ma in pochi se ne accorgono.
S.V. PISILLI - Debutto in A e abbraccio di Mou sotto la Sud. Scusate se “è poco”.
S.V. MISSORI - Si rivede in prima squadra.
S.V. TAHIROVIC - Altri minuti in cascina.
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