Le pagelle di Roma-Udinese: Pellegrini il migliore, Gini ritorna tonic
Wijnaldum si muove moltissimo e scompagina gli assetti avversari. Rui ristabilisce l’equilibrio sui rigori. Mancini e Llorente sbagliano poco, Chris senza peccati
Perfezione rasentata. La serata dell’Olimpico unisce grandi sentimenti e gran risultato, anche alla luce di quelli delle contendenti. La Roma raccoglie (nuovamente) i gentili doni e porta a casa tre punti d’oro, anche grazie al cuore dello stadio, che restituisce ai giocatori il sostegno mancato in settimana e li fa rinascere. Comunione d’intenti.
L'ALLENATORE - 7 MOURINHO Un occhio all’infermeria e uno a giovedì: la formazione nasce così. E si rivela concentrata, aggressiva e tosta. Ancora una volta raccoglie quanto merita.
IL MIGLIORE - 7 PELLEGRINI Ancora prima che si parta, lo stadio si schiera al suo fianco. Lui osserva, ringrazia e si carica. Lascia il rigore a Bryan, occupandosi di dispensare lampi di classe: il più pregiato primo dell’intervallo, preludio a una punizione insidiosa. Poi il gol che gli vale il tributo di Mou, compagni e Sud. E il suo dito alla Ago è più che un gesto da Capitano.
7 RUI PATRICIO I guanti li sporca (si fa per dire) a metà primo tempo su una punizione “telefonata”. Quando è costretto a farlo sul serio, si distende alla grande evitando che la gara si riapra e ristabilendo l’equilibrio sulla questione rigori. Da felino.
6,5 MANCINI Dalle sue parti i friulani si vedono poco e allora si spinge avanti, dove crea la prima occasione coi compagni di reparto ma angola poco. Dietro è attento e il rigore provocato è più casuale che voluto.
7 SMALLING Trovare un neo nelle sue gare è un’impresa, stavolta se possibile anche di più. Impeccabile Chris.
6,5 LLORENTE Altra prestazione priva di smagliature in marcatura e disinvolta nella costruzione. L’immutabile linea ha trovato la sua eccezione.
6 CELIK Torna dall’inizio in campionato dopo tre mesi: un po’ di ruggine c’è, ma deve esserne consapevole e tende a non strafare. Non soffre.
6,5 BOVE Il ragazzo cresciuto in casa corre, combatte, morde e si avventa anche sul pallone nell’episodio chiave, trovando la prima rete stagionale alla quarta da titolare in A. Pasticcia però nel tentato disimpegno da cui nasce il rigore udinese.
7 CRISTANTE A metà primo tempo un terrificante scontro aereo lo manda ko. Ma Bryan è stoico di natura e con tanto di testa fasciata riprende il suo posto e si sobbarca il peso del rigore. Il lieto fine lo deve a Bove, la reazione di carattere solo a sé.
7 WIJNALDUM Fin dalle battute iniziali fa intuire di avere nelle corde lo spunto giusto per scompaginare l’assetto friulano. Non smette di correre finché un colpo alla testa lo stordisce e va fuori. Ma Gini è tonic.
6 EL SHAARAWY Pur con l’attacco spuntato, gli tocca coprire tutta la corsia sinistra. Esegue con diligenza.
6,5 BELOTTI Piazza il timbro su primo e secondo gol, poi ha l’occasione di concludere personalmente la più bella manovra collettiva in velocità ma è sfortunato sul rimpallo. Nonostante il digiuno cerca i compagni in ogni ripartenza. Generoso.
6 MATIC Basta la presenza a rasserenare.
6,5 SPINAZZOLA Entra e sprinta più volte, poi confeziona il 3-0 con assist squisito.
6 ZALEWSKI Premono dal suo lato e resiste.
6,5 ABRAHAM Sbaglia qualcosa all’ingresso, ma è la sera dei riscatti e anche Tammy lo trova col ritorno al gol.
S.V. TAHIROVIC Nella notte dei grandi ritorni, c’è un piccolo spazio anche per lui.
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