Roma-Torino 1-1, le pagelle: la Joya ridà gioia
Dybala in 20 minuti crea più di chiunque altro prima e rimette in piedi il risultato. Il Faraone vivacizza, Tahirovic debutta con la benedizione di Mou. Abraham ripiomba nell’apatia
Per una volta la sosta può essere salutare. La Roma ci arriva consumata da troppe assenze e da preoccupanti involuzioni dei presenti. E lo stop può ricaricare. Intanto ci si prende il punto strappato sì coi denti, ma soltanto nei 20’ conclusivi.
L'ALLENATORE - 6 MOURINHO Costretto a iniziare senza creativi e con punte ancora fuori fase, ha però Dybala nel cilindro. Espulso nel finale: con l’irritante Rapuano era dura restare calmi.
IL MIGLIORE - 7 DYBALA Nei suoi 20’ c’è più luce che nell’ultimo mese. Impiega pochi secondi a centrare lo specchio, “impresa” mai riuscita prima; si procura il rigore; propizia il gol con una delizia sulla traversa. Una gioia riavere la Joya. Peccato solo ora...
6 RUI PATRICIO Fino allo 0-1, il massimo del rischio lo vive quando viene travolto fortuitamente da Smalling, dopo essersi disteso per evitare il tap-in avversario su un cross velenoso.
6 MANCINI Per due terzi di match resta il più vicino a violare la rete del Toro, con una zuccata fuori di un niente sull’uscita a vuoto del portiere. Coi dirimpettai che la mettono spesso sullo scontro fisico, il suo grugno serve almeno a compensare.
6 SMALLING Sbroglia potenziali situazioni intricate senza badare troppo alla forma. In linea col tipo di gara.
6 IBAÑEZ Il derby è ancora vivo nei ricordi e non si concede lussi dietro. Ma più volte arriva vicino all’altra porta.
6 CELIK Rimasto unico interprete del ruolo per cause di forza maggiore, non si adagia e anzi appare a lungo il più in palla fra i titolari. Fin dal principio, quando oppone la parte meno nobile al primo tentativo granata. E non si spegne alla fine.
5,5 CRISTANTE Dà la scossa alla squadra titubante con una percussione che vale il corner prologo del rigore poi tolto dal Var. Ma se Linetty salta indisturbato è perché lui se lo perde.
6 CAMARA Come a Verona è un suo break a dare il via alla prima azione pericolosa, come lì conclusa da Zaniolo, ma stavolta senza successo. Corre molto, fa sentire la presenza lì in mezzo, ma con poco ordine.
5,5 ZALEWSKI La spinta propulsiva della stagione d’esordio sembra arenata nelle marce basse. La speranza è che post-Mondiale torni l’altra versione.
5 VOLPATO Seconda consecutiva da titolare (sesta in assoluto) poco felice: il dislivello fisico con gli avversari si sente e i suoi spunti latitano.
5,5 ZANIOLO Manca il bersaglio col primo tiro romanista, poi resta preda delle aggressioni granata: l’arbitro gliene riconosce poche, lui protesta anche per quelle non sanzionabili e alla fine ne risente la lucidità.
4,5 ABRAHAM Il gol, il finale del Mapei e perfino il post-gara avevano riacceso la speranza, ma a distanza di pochi giorni ripiomba nel nulla cosmico stagionale e per la prima volta è travolto dai fischi dell’Olimpico. Cercasi Tammy disperatamente.
6 EL SHAARAWY Nel piattume generale il suo ingresso è una boccata d’aria fresca.
6,5 MATIC Si piazza davanti alla difesa smistando palloni anche con qualche errore di misura. Non sbaglia però il sinistro decisivo per il pareggio.
6 TAHIROVIC Esordio anticipato e benedetto da Mou. I mezzi ci sono, ma di questi tempi meglio dirlo sottovoce.
5 BELOTTI Entra da ex voglioso. Anche troppo: quanto basta per strappare il rigore e stamparlo sul palo.
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