Porto-Roma, le pagelle: De Rossi il migliore, Kolarov c'è sempre
Il serbo è un appoggio costante a Perotti in avanti sulla corsia sinistra, Jesus è il migliore in difesa. Karsdorp e Manolas, errori imperdonabili. Zaniolo smarrito
Fuori fra mille rimpianti. La gara della Roma è amarissima, sofferta (troppo) e giocata male per 90 minuti, molto meglio nei supplementari, quando la gara è decisa dall'arbitro. Forse anche prima con una gestione vergognosa dei cartellini.
IL MIGLIORE, 6,5 - DE ROSSI: Nel momento di sofferenza iniziale viene preso un po' in mezzo, soprattutto dalla verve di Corona che fra le due linee lo mette in difficoltà. Proprio allora è lui a chiamare la carica. Quando Perotti conquista il rigore, ci si aspetta uno dei due specialisti fra Diego e Kolarov. Invece da vero leader, il numero 16 va a prendere un pallone che pesa tonnellate e trasforma. I muscoli del Capitano tradiscono a fine primo tempo, ma il suo furore resta decisivo a tenere la Roma in partita.
6,5 - OLSEN: Un'uscita col brivido mette tutti sulle spine, ma il resto della gara passa senza sbavature e la sua manona posticipa di qualche istante la firma di Marega.
6,5 - JESUS: La difesa a tre lo aveva già ispirato nell'epica notte con il Barcellona, stavolta è il migliore del reparto: puntuale, attento, quasi commovente nel finale.
5 - MANOLAS: Pesa come un macigno la palla persa con Marega, che la rende assist vincente per l'1-0.
6 - MARCANO: Non è un fulmine e nei duelli in velocità soccombe, ma per il resto tiene bene fin quando i crampi glielo permettono.
4,5 - KARSDORP: Telles gli fa venire il mal di testa fin dal primo istante, talmente forte che la seconda emorragia in uscita - dopo quella di Manolas - arriva nella ripresa da una sua imperdonabile distrazione.
5 - NZONZI: Riesce nell'incredibile doppia impresa di perdere ogni duello aereo, lui alto due metri, e sbagliare quasi tutte le scelte di passaggio. Deficitario anche nei contrasti in mezzo al campo.
6,5 - KOLAROV: Appoggio costante a Perotti sulla corsia mancina: senza avere eccessivi compiti di copertura è un'arma in più davanti.
5 - ZANIOLO: Era stato protagonista assoluto all'andata, si è smarrito al ritorno. Urge ritrovare la brillantezza del gioiellino, incastrata nelle troppe chiacchiere che lo circondano.
5,5 - DZEKO: Tutto l'attacco grava sulle sue spalle e in una partita in cui la palla stenta ad arrivare avanti, vuol dire tanto sacrificio. Pepe lo provoca, lui lo beffa ma ci pensa l'arbitro a graziare l'ex Real. E nei supplementari è proprio lui a salvare sulla linea il cucchiaio di Edin destinato al gol e alla gloria.
6 - PEROTTI: Ha il merito di aver trovato il rigore e il demerito di non aver servito compagni meglio piazzati nel finale. Il passo non è ancora quello dei tempi migliori, ma il dribbling resta determinante.
5,5 - PELLEGRINI: Sostituisce De Rossi, gioca un tempo (non benissimo) e a inizio supplementari è costretto anche lui a dare forfait.
6 - FLORENZI: Il suo ingresso mette un freno alle sortite portoghesi a sinistra: sarebbe perfetto se non sfiorasse Fernando. Peccato, come dicono le sue lacrime finali.
6 - CRISTANTE: Ok, il passo è giusto. Nell'extra time anche di più. È lui a servire a Dzeko l'assist d'oro sprecato.
6 - SCHICK: Entra bene e solo la coppia male assortita formata da arbitro e Var gli nega un rigore sacrosanto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA