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Le pagelle di Vitesse-Roma: inerzia faraonica, El Shaarawy è il migliore

L'ingresso di Stephan cambia la squadra: macina chilometri e supera ostacoli. Anche Cristante e Pellegrini col piglio giusto. Oliveira barcolla, risolve e rischia di disfare

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
11 Marzo 2022 - 07:00

Di 1-0 in 1-0 la Roma ottiene la terza vittoria consecutiva senza subire reti. Al di là del punteggio, molto diversa da quella con l'Atalanta: tribolata fino al vantaggio, in controllo nella seconda parte, con qualche patema nel finale. E ora i quarti sono più vicini: così è la Vitesse.

6,5 RUI PATRICIO Felino il balzo iniziale con cui nega il gol da distanza ravvicinata a Openda. Attento anche poco dopo in uscita bassa, rischia di combinarla grossa coi piedi ma viene graziato. E alla fine porta a casa il terzo clean sheet consecutivo.

6 MANCINI Come sempre fra i più decisi, anche nell'inizio sofferente della squadra, rischia di pagare a caro prezzo le condizioni pietose del campo su un contrasto. Si riprende, ma il dazio è nel giallo che da diffidato costa la squalifica.

6 IBANEZ Torna titolare dopo un mese e si prende il centro della difesa. Il reparto è sotto pressione fin dalle prime battute, lui barcolla e spesso è costretto ai modi rudi. Nel recupero però diventa provvidenziale con un tackle in piena area.

6,5 KUMBULLA Sceglie bene i tempi di anticipi e chiusure, traballando meno dei compagni di reparto. Conclude in crescendo, anche grazie a Elsha.

5 MAITLAND-NILES Nella partenza olandese a testa bassa è uno dei più sollecitati, ma si dimostra fin troppo mansueto negli uno contro uno e all'intervallo resta negli spogliatoi.

5,5 OLIVEIRA I ritmi alti non sono il suo habitat naturale, eppure gli basta il graffio sulla campanella del primo tempo per lasciare il segno e bagnare un altro esordio giallorosso con gol. Cresce nella ripresa, ma trova due gialli in 7' (il secondo severissimo) e rischia di far riaprire il match.

5,5 VERETOUT Corre tanto come da abitudine, ma con troppa frequenza a vuoto.

5 VIÑA Un intervento scomposto in avvio gli costa subito il cartellino. Troppo timido, dura un tempo.

6 ZANIOLO Nella prima parte i rifornimenti mancano e allora prova a mettersi in proprio, prendendo però più calcioni che palloni. Nessun fiocchetto sulle 100 da romanista.

6,5 MKHITARYAN Il campo di patate di Arnhem è poco consono ai fini dicitori, allora depone il fioretto e impugna la sciabola: stavolta non fa sgranare gli occhi, ma è sempre utile.

6 ABRAHAM Per 40 minuti l'andamento della gara lo tiene ai margini. Alla prima palla buona chiama Houwen a un prodigio che solo l'arbitro non vede. Il duello si ripete nella ripresa, con esito simile. Sempre encomiabile l'impegno, ma il capocannoniere del torneo resta all'asciutto.

6,5 CRISTANTE Rimette equilibrio lì nel mezzo, cucendo gioco e facendo legna.

6 KARSDORP Attende un tempo prima di tornare protagonista in patria. Non deve fare molto per risultare nettamente più attivo di Maitland.

7 EL SHAARAWY Il suo ingresso cambia l'inerzia della sfida: macina chilometri a sinistra, supera ostacoli davanti, li crea agli olandesi dietro. Decisivo.

6,5 PELLEGRINI Entra nell'ultimo quarto di match, in tempo per regalare una palla d'oro a Mancini (sprecata).

S.V. SMALLING Puntella il fortino nel finale.

MOURINHO 6 Troppo ampia la distanza fra i reparti per non subire il Vitesse all'inizio. Rimedia nell'intervallo: fra cambi di uomini e di "testa" se non altro non si soffre più.

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