Le pagelle di Atalanta-Roma: Smalling onnipotente, Abraham il migliore
Chris super: stravince la lotta fra titani con Zapata e chiude il match col 3-1. Maiuscoli anche gli altri centrali. Veretout, generosità al potere. Karsdorp stoico, Rui sicuro
Umile e maestosa al tempo stesso, come l'impegno richiedeva. La Roma mostra il suo volto più bello, schiantando la lanciatissima e strafavorita Atalanta senza discussioni. A parte i «sigh» di Gasp. La caduta della Dea è firmata dagli Dei inglesi. E Mou, ‘na gioia c'è eccome.
7 RUI PATRICIO L'abituale tranquillità deve necessariamente andare in soffitta. Entra nel mood e compie interventi che non richiedono miracoli ma continuità: a beffarlo è solo la deviazione amica su Muriel. Poi è lui a infondere serenità ai compagni.
7,5 MANCINI A bocce ferme le condizioni fisiche lo rendono l'anello forte della difesa. Ma i due compagni sono carichi e lui contribuisce alla contraerea, cancellando Pasalic e usando più degli altri modi rudi.
8 SMALLING Il mismatch con Zapata promette scintille e sulle prime le mantiene. Col passare dei minuti la lotta fra titani fa emergere l'impero britannico e riduce il colombiano a un cucciolotto smarrito. Tanto per mettere il punto esclamativo, i ruoli s'invertono e a segnare è il romanista: bis dell'ultimo gol e titoli di coda sulla gara. Miracoli di Chris.
7,5 IBANEZ In dubbio fino all'ultimo minuto, sfodera una prova che viene da chiedersi dove sarebbe arrivata se la condizione fosse stata più che «così e così». Disinnesca la mina-Ilicic e conferma l'insostituibilità.
7 KARSDORP Due estati fa lo avrebbero voluto a sprintare sulle corsie del Gewiss. Deve fare ricorso alle turbine per acuire i rimpianti bergamaschi. Conferma il proprio stoicismo quando è toccato duro ma resiste. Il tulipano è un tronco di quercia.
7,5 VERETOUT Arma le bocche di fuoco dell'attacco, affiancandole in ogni ripartenza. Merito di corsa senza soste e piede raffinato: la punizione che genera il 3-1 è una pennellata, la generosità al potere il suo marchio.
7 CRISTANTE Conosce bene i ritmi forsennati delle "cavallette" nerazzurre: serra le fila vicino alla difesa e lontano dai riflettori, che lo centrano solo quando devia alle spalle di Rui, per malasorte o vizi di regolamento. Lavoro oscuro quanto prezioso.
7 MKHITARYAN Non è partita da fioretto e anche lui che è uno specialista è costretto a sguainare la sciabola. Prova anche qualche tocco di fino, ma è in interdizione che interpreta al meglio lo spirito mourinhano.
7 VIÑA Limita le scorribande: c'è da difendere il fortino e fa da baluardo.
8,5 ZANIOLO Miscela esplosiva di classe e forza fisica. Manda in porta Abraham con una doppia delizia, non si sottrae alla lotta prendendo botte e restituendole, crea il raddoppio capolavoro, si pianta fra pallone e avversari senza limitare gli strappi. La sfida è marchiata dalla sua impronta. Da fuoriclasse. Zanioro.
9 ABRAHAM Il compendio di una prestazione gigantesca arriva prima che si compia il primo giro di lancetta: tecnica, caparbietà, coraggio. Che proseguono fino allo scadere. Fa da sponda, aiuta la squadra, realizza la prima doppietta in A. I 9 you.
6,5 SHOMURODOV Lo zampino sul 4-1: benvenuto.
S.V. CALAFIORI Ritrova il campo in piena festa.
S.V. KUMBULLA Fa rifiatare Jordan nel recupero.
S.V. BOVE Per Tammy: è standing ovation.
8 MOURINHO Non avrebbe firmato per il pari e la prestazione sontuosa gli dà ragione. Intensità, ritmo, tigna e concretezza, annichiliscono la squadra più in forma del torneo.
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