Le pagelle di Roma-Trabzonspor: (ri)para proprio Rui
Il portoghese salva due volte la porta e guadagna il tributo pubblico di Mou. Jordan riaccende il motore e lancia col contagiri. Karsdorp e Viña, stop and go sincronizzati
Gagliarda e tosta. La Roma cala il tris e liquida la pratica-Trabzonspor senza affanni, centrando la qualificazione ai gironi. Solida, determinata, a tratti anche bella, la squadra festeggia il ritorno al gol di Zaniolo e assume sempre più i connotati del tecnico. Non male.
7,5 RUI PATRICIO Per un tempo si limita ad ascoltare i cori della Sud alle sue spalle. Risalendo dagli spogliatoi, sfodera un intervento prodigioso per mantenere la porta inviolata. Replica da urlo su Hamsik. Sulla qualificazione c'è la sua griffe e a vidimarla c'è l'abbraccio di Mou.
7 KARSDORP L'alternanza di stop and go con Viña dà i suoi frutti. Rick è efficace e tosto in copertura, ma quando tocca a lui proporsi, pesca i compagni fra le linee che è un piacere: Cristante fa centro, Pellegrini lo sfiora. E dà campo a Zaniolo.
6,5 MANCINI Aggressivo quanto basta per concedere pochissimo ai turchi.
6,5 IBANEZ Bada al sodo fin da subito: rispetto all'anno scorso è un ulteriore sintomo dei cambiamenti che caratterizzano il nuovo corso.
6,5 VINA Comincia col piede sull'acceleratore, arrivando sul fondo tre volte nel primo quarto d'ora. Ma cresce anche in fase difensiva.
7 CRISTANTE Apre e chiude l'azione del vantaggio, guidando il break e chiudendo il triangolo con Karsdorp con un gran diagonale da fuori. Prima e dopo, legna e geometrie.
6,5 VERETOUT La doppietta di domenica scorsa gli ha restituito l'abituale vitalità. Senza sosta nella corsa, senza risparmi nel pressing, senza togliere una virgola alla qualità, come conferma il lancio col contagiri per il raddoppio di Nicolò.
7 ZANIOLO Rieccolo. 400 giorni dopo torna a gonfiare la rete, mischiare gioia e commozione, mettere definitivamente alle spalle l'infinita assenza. Il gol è la sublimazione di una prova tutta forza, classe e volontà. A partire da uno strappo dei suoi che costringe alle cattive (e al giallo) l'avversario diretto. Al cambio invece strappa boati. Sacrosanti.
IL MIGLIORE - 8 PELLEGRINI Mou ne vorrebbe tre come lui: in attesa di clonazione, Lorenzo si moltiplica fra centrocampo, trequarti e zona caldissima. Regia, dinamismo, rifinitura e inserimenti continui. Tutto condito da prelibatezze tecniche, tanto per dare ragione a JM. Sontuoso.
6,5 MKHITARYAN Se per una volta non c'è il suo nome a referto, c'è però l'apprezzabile spirito di sacrificio in copertura. Comunque da applausi.
6,5 ABRAHAM L'Olimpico lo ha già adottato e lui ricambia l'affetto nel modo più gradito: inseguendo avversari fin dalle prime battute. L'altruismo prosegue palla al piede, anche in area. Quando prova a concludere, ancora il palo nega il lieto fine a un altro poderoso stacco di testa. Ma il tributo glielo regala il pubblico.
6 SHOMURODOV Concede la standing ovation ad Abraham, senza trovare il guizzo.
6 PEREZ Metà ripresa, con buona lena.
6,5 EL SHAARAWY Nella serata dei grandi ritorni anche il Faraone concede la sua firma d'autore: doppio dribbling e perfetta conclusione per il 3-0.
S.V. VILLAR Un quarto d'ora circa per celebrare l'esordio stagionale.
7.5 MOURINHO Conferma in toto la squadra di 4 giorni prima e i progressi collettivi premiano la scelta. "Accompagna" la gara creando spettacolo nello spettacolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA