Nazionale

Spalletti è tornato, Pellegrini ancora no

Il tecnico si gode la sua rivincita, per Lorenzo guaio muscolare

Pellegrini in campo con l'Italia

Pellegrini in campo con l'Italia (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
08 Settembre 2024 - 07:00

Giornata di spostamenti quella di ieri per la nazionale di Spalletti, reduce dall’inaspettata ancorché meritata vittoria di Parigi sulla Francia e in vista della partita contro Israele che si giocherà domani sera (20,45 il calcio d’inizio) sul campo neutro del Boszik Stadion di Budapest. In una sola partita, opposti alla squadra piena di talenti ma guidata con fortuna decisamente alterne dall’ex juventino Deschamps, Spalletti ha recuperato parecchi punti persi all’Europeo e ora si gode il primo pezzettino di rivincita. Se tecnicamente sembravamo sfavoriti, tatticamente non c’è stata partita, a dispetto dello scioccante avvio con il regalo che dopo 14 secondi ha permesso ai transalpini di immaginare una serata tutta in discesa grazie al gol di Barcola e alla dormita di Di Lorenzo. L’Italia è stata squadra fino alla fine senza mai rinunciare ad attaccare se non, comprensibilmente, nell’ultimo quarto di partita e si è così portata a casa tre punti utilissimi per la Nations League e di conseguenza  nella prospettiva Mondiali. 

Non è stata una vittoria all’italiana, come invece in qualche commento è stato evidenziato, almeno non nell’accezione più antica dell’espressione. Spalletti aveva studiato bene i francesi e ha capito che tenendo almeno la parità in mezzo al campo e cercando cambi di gioco improvvisi avrebbe potuto resistere compatto a qualche inevitabile folata dei numerosi talenti avversari per poi trovare gli spazi per colpire. Niente catenaccio e contropiede, solo scelte strategiche proattive che sono risultate vincenti. L’unico giallorosso tra gli azzurri di bianco vestiti (l’altro s’è visto nel secondo tempo tra i Blues, Manu Koné, e gli è bastato per far intuire il suo calcio aspro e libero) è stato impiegato in un complicato ruolo di seconda punta e di supporto al centrocampo. Non il ruolo preferito da Lorenzo Pellegrini che ha alternato suggerimenti interessanti (su tutti l’assist per Retegui che ha portato alla traversa di Frattesi, pochi minuti prima del pareggio di Dimarco) alle solite (recenti) lacune nei contrasti di metà campo, palesando ancora una volta un limite dinamico e, più generale, di equilibrio a stare in piedi che lo caratterizza negli ultimi tempi. Spalletti lo stima e infatti lo ha fatto giocare ancora una volta titolare, a dispetto di tutte le previsioni. Ieri peraltro il capitano giallorosso si è sottoposto a risonanza per un indurimento al flessore, che non sembra destare particolare preoccupazione, ma è molto probabile che gli impedirà di giocare contro il Genoa.

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