Nazionale

Pellegrini nel "10 Day"

Nel giorno di Totti, Baggio, Del Piero, Antognoni e Rivera, Spalletti incorona il capitano giallorosso: «Vede dove per gli altri ci sono muri». Stasera alle 21 il 1° test

Francesco Totti a pranzo con Lorenzo Pellegrini a Coverciano

Francesco Totti a pranzo con Lorenzo Pellegrini a Coverciano (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
04 Giugno 2024 - 08:58

Emozionato, ma sereno, anche divertito, di sicuro più disponibile del solito a rispondere alle domande insidiose o magari a concedere qualcosa sulla formazione, Luciano Spalletti ha incontrato ieri pomeriggio a Coverciano i giornalisti dopo aver passato una bellissima mattinata con i cinque più importanti numeri 10 della storia recente della Nazionale: Totti, Baggio, Del Piero, Antognoni e Rivera. L’incontro ha naturalmente focalizzato l’attenzione generale, anche se Spalletti si è concentrato soprattutto sul lavoro del campo, alla vigilia peraltro della prima amichevole del ritiro, penultima tappa di avvicinamento all’europeo tedesco. Anzi, terz’ultima, a dir la verità: perché dopo il test di questa sera a Bologna contro la Turchia (calcio d’inizio ore 21, venduti 21.000 biglietti), il ct ha ottenuto che domani, al rientro a Coverciano, si possa giocare una partitella contro la nazionale under 20 per garantire lo stesso minutaggio ai giocatori che non saranno magari impegnati stasera, mentre l’ultimo test prima della partenza per la Germania ci sarà domenica ad Empoli (contro la Bosnia).

Divertito, il ct ha usato un paio di volte l’espressione toscana «Maremma impestata» per accompagnare altrettante risposte che nella sua testa suonavano scontate: la prima volta quando gli è stato chiesto di Fagioli («mi dite sempre che troppi giocatori arrivano lunghi, nel senso di stanchi, all’Europeo e se io chiamo uno più fresco poi vado sotto accusa?»), la seconda quando lo hanno sfruculiato su Scamacca pigro («Io l’ho definito pigro come farebbe un genitore con un figlio a cui vuole dire le cose come stanno per non viziarlo, ma gli voglio bene e ha tante altre qualità, per favore non alzate la polvere dove non serve»). Spalletti ha poi svelato che Gatti è stato chiamato al posto di Scalvini («che dispiacere il suo infortunio») e che quindi andrà di sicuro in Germania (la lista finale, con l’esclusione di altri 3 giocatori sarà svelata alla vigilia della sfida con l’Empoli), e che stasera ha intenzione di far giocare in porta Vicario, e poi Di Lorenzo terzino destro di una difesa a 4, Orsolini esterno alto e di sicuro Retegui al centro dell’attacco: «Contro la Turchia non sarà una partita facile, giocano bene, sono veloci e tecnici, e molti di loro sono abitutati a muoversi nelle squadre più forti al mondo. E poi conosco Montella, è uno sveglio, all’Adana è arrivato e ha fatto bene al primo anno e quarto al secondo, poi è andato via e con la stessa squadra hanno finito undicesimi».

Nel giorno dei “10” ha poi incoronato Lorenzo Pellegrini: «Lui può essere il nostro 10, vede spazi dove altri giocatori vedono muri, ha queste qualità, ma poi è chiaro che a me interessa che tutta la squadra porti in campo tanta qualità». Di Pellegrini ha parlato anche Totti, uno dei leggendari numeri dieci invitati a Coverciano: «Certo - ha detto - che Lorenzo possa essere il numero dieci di questa Nazionale. Come nella Roma, anche qui è uno dei giocatori più importanti». A rivelare invece cosa i campioni azzurri del passato abbiano detto ai giocatori di oggi è stato proprio il ct Spalletti in conferenza stampa, guardando dai suoi appunti: «Baggio ci ha parlato delle responsabilità e ha detto che o le affrontiamo o perdiamo un’occasione. Antognoni si è detto contento di aver ritrovato in Nazionale tanti ragazzi che aveva già conosciuto nelle giovanili, segno che in Italia e nell’Italia si lavora bene. Totti si è soffermato sull’importanza di vincere divertendosi (ma Francesco ha anche detto ai giocatori di affidarsi completamente a Spalletti perché è un grande allenatore, anche se per pudore questo il ct non l’ha raccontato, ndr). Rivera - ha continuato Luciano - ci ha dato persino un suggerimento tattico: il calcio d’avvio per lui va battuto in avanti e non indietro. Mentre Del Piero ci ha ricordato che un giorno di tutta questa pressione che si sente per un evento importante come questo ci si ricorderà con un sorriso, e che non c’è niente di più bello di una sfida contro i giocatori più forti d’Europa». Per arrivare fino in fondo, Spalletti non vuole tralasciare alcun aspetto: «In allenamento noi dobbiamo andare forti come in partita. Per noi la partitina da ricreazione è nel riscaldamento. Poi si va solo forte». Su Fagioli non è stata presa alcuna decisione. Il ragazzo ha preceduto Spalletti in conferenza e l’ha ovviamente ringraziato per la chance. Belle le sue parole sul senso della rinascita: «Per me la rinascita è cominciata sette mesi fa, nel giorno in cui sono stato squalificato. Quanto al ruolo, il meglio di me penso di poterlo dare davanti alla difesa».

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