AUDIO - Dall'appello social all'invito a Trigoria: la storia del piccolo Robertino
Parla a Radio Romanista la mamma del giovane tifoso giallorosso, affetto dalla sindrome di Cockayne: "La Roma ci ha subito contattati"


Il piccolo Roberto, quasi 4 anni, è uno dei circa dieci bambini affetti dalla sindrome di Cockayne in Italia. Ma, soprattutto, è un gran tifoso della Roma. A raccontare la sua storia, la madre, Giada, intervenuta a Radio Romanista durante Secondo Tempo.
Sicuramente sai raccontare meglio di tutti questa storia.
"Attualmente siamo intorno ai 10 casi, negli ultimi mesi sono un po' aumentati. Robertino è affetto dalla sindrome di Cockayne, una malattia rara degenerativa. Io e il papà Alessio gliel'abbiamo trasmessa, siamo biologicamente molto, molto simili. Come se fossimo quasi fratelli. Robertino è un bambino di quasi 4 anni, ma strutturalmente grande come un bambino di 7/8 mesi. Comporta una serie di problematiche, come l'invecchiamento precoce. La nostra vita è un insieme di emozioni: non combattiamo la malattia, ma cerchiamo di trovare ogni giorno di prendere del positivo da ogni piccola cosa".
Si vede da ogni video, e anche dalla fede calcistica!
"Immaginate che noi siamo romanisti di famiglia, immaginati quindi ogni volta che entrano i bambini in campo con i calciatori... ogni volta si commenta come potrebbe essere Robertino al loro fianco. Una volta ho deciso di provare a fare l'iscrizione al sito della Roma, anche se Robertino non rientra nei requisiti perché troppo piccolo. Quindi ho inviato una mail e poi telefonato, una telefonata un po' così... mi è stato risposto che fosse un'attività riservata a bambini autosufficienti e che potessero godere di questa opportunità. Quest'ultima cosa mi ha toccata particolarmente, perché gli esperti, le persone che se lo vivono a livello di terapia, ci dicono che le sue capacità cognitive non rientrano assolutamente nella malattia. Robertino è pieno di vita. Riconosce le persone, anche in televisione. Non volevo che passasse questo messaggio o che passasse inosservata questa cosa. Quindi ho fatto un video per raccontare il fatto e innescare un cambiamento. Sono stata invasa da messaggi bellissimi, la Curva Sud era disposta a fare di tutto per mettere in condizione Robertino di esserci. Questa mattina ho ricevuto un messaggio dalla moglie di Mancini, mi ha detto che Gianluca fosse dispiaciuto e che avrebbe voluto fare qualcosa per noi. Sono stata subito contattata telefonicamente da persone carinissime e che hanno capito quale fosse il mio intento. Ovvero avere la possibilità a Robertino di essere quantomeno estratto, non sentirmi dire "no" a priori. Per farci sentire parte di qualcosa, per esserci".
Non si è solo mobilitato il mondo social, si è mobilitata anche la Roma per dare a Robertino una possibilità in più.
"Assolutamente, mi hanno invitata a Trigoria per stare coi calciatori e per far qualsiasi cosa che possa essere bello per Robertino. Mi sono emozionata per la carineria, non volevano far passare un messaggio che non rappresentasse il club. È stato molto bello".
Deve essere stata un'incomprensione. La Roma si è sempre tenuta molto attiva per queste cose... hai già in programma la visita?
"Sarà una settimana complicata per il derby, ci riaggiorneremo. Ci hanno lasciato ampie disponibilità, vediamo quando fare questa esperienza fantastica".
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