AUDIO - Contucci: "Il ricorso? Una vittoria. L'intervento della Roma è stato importante"
Le parole a Radio Romanista: "Non avevo dubbi sul buon esito, il provvedimento era del tutto illegittimo. La scelta della società non era scontata"
Dopo il ricorso accolto dal TAR contro il divieto di trasferta a Udine in vista di Udinese-Roma, l'avvocato Lorenzo Contucci è intervenuto a Radio Romanista.
Una bella soddisfazione.
"Una buona vittoria. Si poteva già fare per Bologna, ma il divieto è arrivato troppo poco tempo prima della sfida. Con l'Udinese abbiamo avuto il tempo di predisporre il ricorso, non avevo molti dubbi a riguardo. Il provvedimento era del tutto illegittimo e chi lo aveva suggerito non può trasformarsi nel giudice sportivo delle tifoserie. Sono organismi che devono occuparsi di altre cose. Infatti il TAR ha accolto il ricorso. L'intervento della Roma è stato importante, ad aiutare i tifosi. Quando interviene una società che ha avuto un certo comportamento per tematiche come queste, fa sempre un effetto".
Come vi siete trovati con la Roma? Vi ha contattato il club?
"Siamo andati avanti in forma trilaterale, c'ero io, un collega di Udine e di Torino. Abbiamo fatto ricorso e abbiamo notificato la Roma, il club ha ritenuto giusto intervenire in quel modo. Un ricorso di questo tipo, magari per Napoli-Roma, non lo farei. Ma non può passare questo principio: secondo il principio per cui era stata vietata la trasferta di Udine dopo il derby, allora dovrebbero essere vietate tutte le trasferte e tutte le partite".
Quindi siamo stati fortunati perché la trasferta di Udine era particolarmente esente da rischi?
"Dipende sempre dalle motivazioni. Ormai di precedenti ce ne sono: questo, Monza-Fiorentina, l'Arezzo e l'Eintrach Francoforte contro il Napoli. Il TAR di Trieste ha annunciato che il Prefetto non può prendere questo tipo di provvedimenti, cosa che sostengo da almeno 10 anni. Dovessero vietare un Venezia-Roma, si può affrontare nuovamente questo discorso. Il Prefetto non può intervenire in questo senso, andrebbe cambiata la legge".
Quindi la decisione sarebbe stata presa a prescindere dai buoni rapporti con la tifoseria dell'Udinese?
"La decisione sarebbe stata la stessa. Ora ogni volta che verrà applicata una decisione del genere si potrà fare ricorso. Non serve essere gemellati, le tifoserie non sono gemellate con tutte le squadre di Serie A".
È un "ricominciamo" da parte della società?
"Non te lo so dire, ma la scelta della società è stata importante. Anche il riscontro social è stato importante, la società avrebbe potuto chiudere gli occhi e non impugnare il provvedimento di un Prefetto. Speriamo che possa essere l'inizio anche di una presa di posizione in altre tematiche".
Prevedi che le autorità andranno dritte verso lo stesso provvedimento al primo evento? Come ci si muoverà?
"Non credo che si vada con un provvedimento legislativo, andrebbero contro la Costituzione. Se dovesse succedere qualcosa in Olanda, le decisione andrebbe presa per quella partita specifica, non per quelle successive. Ogni partita è un caso singolo e isolato".
La tessera del tifoso?
"La tessera del tifoso doveva cessare un paio d'anni fa, ormai il biglietto ha preso il suo posto. Doveva essere abbandonata, è totalmente inutile se non come strumento commerciale. Purtroppo gli stessi organismi suggeriscono la tessera del tifoso per chi va in trasferta. Una persona che vuole seguire la Roma in trasferta è obbligato a fare la tessera del tifoso, per lui e per chiunque voglia accompagnarlo. Vengono danneggiati solo i tifosi della Roma in questo modo"
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