Interviste

Zampa: "Con Ranieri la Roma è sulla strada giusta. Mi piacciono Allegri e Emery"

Il commentatore giallorosso ospite a Radio Romanista: "Claudio sta dando normalità ed è l'unico che capisce di calcio in società, lo voglio come direttore tecnico"

PUBBLICATO DA La Redazione
11 Gennaio 2025 - 10:06

Nel corso della trasmissione “Unico” su Radio Romanista, è intervenuto Carlo Zampa. Queste le sue parole:

Tempo fa ricordavamo il derby del 2010: ricordo nitidamente che sul secondo gol di Vucinic, invece di esultare subito, per un attimo non si capiva dove fosse finito il pallone, per quanto aveva calciato forte il montenegrino.

“Immagino, perché fu di una potenza incredibile quel tiro. Furono una serata e un anno bellissimo, anche se non abbiamo vinto. Però dall’addio di Spalletti alla rimonta fu un annata incredibile, una delle più belle”.

Come ti sei spiegato il miglioramento di Julio Sergio quell’anno?

“Non a caso lo chiamavano il miglior terzo portiere. Per lui fu una grandissima occasione, fu una sorta di anno della consacrazione. Ha avuto l’opportunità di giocare e meritarsi la titolarità, un po’ come accade adesso con Svilar. Quell’episodio lì ha caratterizzato un po’ il prosieguo della carriera di Julio Sergio: sentendolo poco tempo fa ho visto che si emoziona ancora a pensare a quel derby, per lui fu una svolta e per noi fu altrettanto importante. Tra l’altro si doveva giocare di sera, poi venne spostata, e lui fu uno degli elementi più positivi, se vogliamo un’intuizione di Ranieri nel gestirlo. Anche se la vera intuizione del tecnico fu quella di sostituire Totti e De Rossi nel derby, intuizione benedetta però da quella parata di Julio Sergio sul rigore per loro. Quella parata cambiò completamente la partita”.

Quella partita finta tra Lazio e Inter l’hai vista?

“No, ma in che volevi sperare. Era scontato il risultato, sono fatti così. Usano le maglie di qualsiasi squadra del campionato e non che giochi contro la Roma. Sono fatti così, sono complessati, perciò alla doppietta di Pazzini con la Samp è finito il campionato della Roma”.

Pochi giorni fa si è giocato un altro derby, considerato da alcuni uno dei più belli degli ultimi anni. Sei d’accordo?

“Per me tutti quelli in cui vinciamo sono belli. Poi lo sapete, io considero derby quello con la Juventus, loro sono solo un fastidio, perché abbiamo la bontà di ospitarli a Roma. Ma qualsiasi partita venga vinta dalla Roma per me è tra le più belle. Poi ovviamente questa ha alcune componenti, come il gol di Pellegrini che ha un significato particolare, o quello di Saelemaekers che sta dimostrando che giocatore è e come è mancato a Daniele De Rossi. Speriamo ora di dare continuità a partire da Bologna, siamo sulla strada giusta perché Ranieri sta facendo un lavoro che sapevamo avrebbe fatto. Dopo il periodo nero con Juric qualcuno ha consigliato Ranieri alla proprietà e lui ora sta ridando normalità a una squadra che ne aveva bisogno”.

Lo terresti anche l’anno prossimo?

“Io sono per Ranieri nella Roma in assoluto. Un contratto così lo auspicavo già prima di Juric. Però lo vorrei come direttore tecnico e anzi spero che abbiano già trovato il prossimo allenatore, sennò arrivi nuovamente a maggio che non sai chi prendere, e poi rischi di buttare un altro anno. Spero abbiano la stessa prontezza che hanno avuto nel cacciare Mourinho: sapevi di dover ricominciare a giugno, invece l’hai cacciato subito a gennaio poi per prendere De Rossi, che hai rinnovato a parole ma non a fatti, poi l’hai esonerato dopo quattro giornate. Speriamo bene”.

Un allenatore?

“Pare possa essere Allegri, a me non fa impazzire ma va bene. Mi piacerebbe Emery, ma forse serve un italiano”.

Montella?

“Voglio un bene infinito a Vincenzo, ma in questo momento è meglio di no. Per lui, perché queste sono scelte che qui vengono prese per tener buona la piazza, e invece serve un nome condiviso. Per questo mi affido all’esperienza e all’amore per la Roma di Ranieri, che è l’unico che capisce lì dentro”.

Un ritorno di De Rossi è impossibile?

“Per me sì al momento. Poi non si sa mai, ma io ero contrario già prima. Perché sapevo che sarebbe andata così, e a me non piace vedere bandiere come lui trattate così. Ha fatto degli errori magari, ma ha avuto grandissime idee che non ha avuto modo di mostrare. Se oggi c’è un giocatore valido, Manu Koné, è perché l’ha voluto De Rossi. Mentre Le Fée, pagato 23 milioni e ceduto dopo sei mesi, l’ha preso Ghisolfi. Ecco, oltre al tecnico spero che venga preso un direttore sportivo italiano: sogno Sartori, mi piacerebbe anche un profilo alla Massara, ma basta con questi dirigenti stranieri, basta con gli algoritmi, per favore”.

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