Carlo Liedholm: "Papà amava la Roma, sarebbe stato il più felice di tutti"

Carlo Liedholm è intervenuto sulle frequenze di Radio Romanista nel corso della trasmissione "Secondo Tempo". Il figlio di Nils Liedholm ha parlato del giardino intitolato oggi a suo padre a Trigoria, in via Gustavo D'Arpe. Ecco le sue dichiarazioni.

Averti qui è un grande piacere. È stata una mattinata emozionante. Deve essere stato bello vedere il nome di papà Nils in quel giardino. Il tuo commento?

"È una favola di un bambino di un piccolo paese della Svezia di 3.000 abitanti, che adesso ha addirittura una toponomastica romana. Penso che lui sarebbe stato il più felice di tutti, amava Roma. Credo che ci avrebbe tenuto. Amava la Roma e i Romanisti. Era il suo ambiente, stava molto bene; anche in famiglia, mi hanno sempre detto che amava questa città. C'era tanta gente che ha collaborato con mio padre: Tessari, suo vice; Colucci, preparatore atletico. È venuto anche il sindaco Roberto Gualtieri, ci siamo intrattenuti a parlare ed è stato molto attento. Mi ha fatto tanto piacere".

Quando è nata l'idea?

"Se ne parlava da un paio d'anni. Penso che tutto sia nato da una polemica che si era scatenata in Piemonte, quando il paese di Cuccaro Monferrato aveva deciso di intitolargli il piazzale davanti la sua chiesa. Al tempo la polemica fu riportata ovunque: una parte del paese si opponeva, voleva che quella piazza fosse intitolata a un ex parroco perché mio padre non era cattolico. Fu allora che un assessore di Roma disse: 'Se non lo fa Cuccaro, lo facciamo noi'. E ora hanno intitolato a papà questo giardino".

È significativo il fatto che sia stato intitolato un giardino di Trigoria, a pochi chilometri dal centro sportivo della Roma.

"Lì c'è anche piazzale Dino Viola. Oggi c'erano era Ettore Viola, Francesca Viola... Una gran parte della famiglia Viola. È bello il fatto che loro due ora siano vicini anche nella toponomastica romana".

 

 

 

 

 

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