Interviste

Rigoni: "Juric è un gran tecnico. Hiljemark può riproporre le sue qualità da allenatore"

L'ex giocatore del croato e compagno dello svedese ha parlato a Radio Romanista: "Con Ivan la Roma è in ottime mani. Prendo ispirazione da alcuni suoi concetti"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
01 Ottobre 2024 - 19:10

L'attuale tecnico del Lanerossi Vicenza Primavera Luca Rigoni è intervenuto sulle frequenze di Radio Romanista, nel corso della trasmissione "Secondo Tempo". L'ex calciatore, in passato, è stato allenato al Genoa da Ivan Juric e proprio lì (e al Palermo) ha avuto la possibilità di giocare insieme a Oscar Hiljemark, allenatore dell'Elfsborg (prossimo avversario della Roma in Europa League). Di seguito le sue dichiarazioni.

Grazie per aver accettato l'invito, a te e al club. Partiamo dalla tua avventura sulla panchina del Lanerossi Vicenza: il vostro è un buon inizio di stagione. Un commento?

"Sempre un piacere parlare con voi. Questo è il terzo anno in questa nuova avventura, seguo i 2006, la Primavera. Abbiamo fatto due vittorie e una sconfitta. Questo avvio di campionato è gratificante e i ragazzi stanno facendo buone cose".

300 presenze in Serie A, c'è un allenatore che ti ha lasciato qualcosa in più?

"Ho avuto Juric, Gasperini, Pioli, Corini... Ho preso spunto dalle conoscenze e dagli insegnamenti che mi hanno dato. E Juric è uno dei migliori".

Che differenze ci sono tra Juric e Gasperini? Il 3-4-2-1 del tecnico della Roma è mai cambiato?

"Credo che sia uno schema simile a quello che applicava al Genoa. Lui è una persona diretta, corretta, posso solo parlarne bene. È un grande allenatore e ha uno staff tecnico di altissimo livello. Siete in ottime mani".

Parliamo di Barbero, Paro?

"Sì, elementi di altissimo livello. Anche Paro è una persona molto intelligente; si sono evoluti rispetto agli anni di Genova, hanno fatto grandi passi in avanti".

Come si approccia Juric? Ha trovato una situazione difficile. Che reazione hai avuto quando hai scoperto del suo approdo sulla panchina della Roma?

"Il mister è una persona schietta, onesta. Dice le cose in faccia e io preferivo allenatori così. Ha un carattere molto forte sulla gestione del gruppo: entrerà piano piano, ma è direttivo e si fa rispettare dai giocatori".

C'è qualcosa del gioco di Juric che stai portando a Vicenza?

"Sì, alcuni concetti. Cerchiamo sempre di tenere un ritmo elevato e vorrei che anche la partita mantenesse questa caratteristica. Da lui ho preso tanti spunti a livello difensivo e nel pressing alto. È uno dei migliori sotto questi aspetti".

Ti portiamo anche su Hiljemark. Avete giocato insieme al Genoa, ha smesso da giovane e ora è sulla panchina dell'Elfsborg. Che ricordo hai di lui? Pensavi che potesse diventare un allenatore così presto?

"Purtroppo non lo sento da tanto. Ho giocato con lui anche a Palermo e si è presentato alla grande nel nostro campionato. Ci siamo trovati poi a Genova, dove ha fatto una gran prima parte di campionato. Era intelligente, si applicava e queste caratteristiche può riproporle da allenatore. Purtroppo ha dovuto terminare la sua carriera molto presto".

Juric si sta misurando in una competizione europea. Come lo vedi in Europa League alla guida della Roma?

"Questa è una grande opportunità per lui. Questa avventura in Europa League sarà una bella prova e può andare alla grande".

Quanta voglia di Serie A si respira lì a Vicenza?

"Qui c'è una società solidissima. La famiglia Rosso è in presidenza, ora siamo in Serie C da qualche anno e si sta cercando di fare una squadra che possa lottare al vertice. C'è una grande passione da parte dei tifosi. Dobbiamo riportare il Vicenza in Serie B e fare lo scalino successivo".

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