Interviste

Leones Italianos: "Tra la Roma e il Bilbao tanti aspetti in comune sul tifo"

Il vice presidente del club italiano dei tifosi dell'Athletic Bilbao è intervenuto ai microfoni di Radio Romanista: "Facciamo parte di una grande famiglia".

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
26 Settembre 2024 - 13:40

Emiliano Gabrielli, Vice Presidente dei Leones Italianos, club italiano dell'Athletic Bilbao, è intervenuto ai microfoni di Radio Romanista durante la trasmissione "Roma All News". Ecco le sue dichiarazioni: 

Siamo curiosi di conoscere questa realtà: che significa per un tifoso dell'Athletic Club questa partita, ma soprattutto cosa significa questa partita per un tifoso italiano della squadra basca?

"Per un tifoso dell'Athletic, il ritorno in Europa dopo tanti anni era una cosa che aspettava da tempo. Debuttare in uno stadio come l'Olimpico e a Roma è affascinante. Dopo il sorteggio, mi mandavano tutti i messaggi entusiasti per chiedere informazioni. La Roma è la squadra più forte del girone e una delle favorite alla vittoria finale. Magari ci ritroviamo in finale, visto che si giocherà a Bilbao". 

Parlaci un po' della vostra realtà.

"Noi siamo nati per gioco nel 2000. Nasce da quattro amici di Pavia che in ferie a Bilbao, hanno deciso di mettere su un club italiano. Essendo uno di loro studente di ingegneria informatica, la prima cosa che fanno è stata quella di creare un sito web. Dopo neanche un mese, vengono contattati da un Peña (club, ndr) spagnolo e da lì siamo entrati a far parte di una grande famiglia. La prima volta che sono andato a Bilbao nel 2002, la prima cosa che mi hanno detto è stata che del Bilbao ci si nasce e non ci si diventa. Al centro sportivo dell'Athletic, c'erano tifosi e giornalisti che lasciavano quasi stare i giocatori per venire da noi per intervistarci. Il giorno dopo eravamo finiti sul giornale". 

In un club in cui l'appartenenza basca è cosi sentita, come si collocano delle persone italiane?

"L'Athletic continua ad avere solo giocatori baschi, dove per baschi si intendono atleti cresciuti nelle giovanili di una squadra del posto. Abbiamo avuto un rumeno nato fuori, Ganea, che già a 10 anni era comunque nei paesi baschi. Io sono di Torino, già all'epoca conoscevo l'Athletic perché nel 77' aveva fatto la finale contro la Juventus. Sono un appassionato del calcio di una volta. Quando ho conosciuto l'Athletic me ne sono innamorato. Il Bilbao è una delle tre squadre in Spagna a non essere mai retrocessa. 125 anni di storia, con una filosofia particolare, abbiamo fatto 2 finale di coppa. Direi niente male, nonostante il bacino di utenza sia di 3 milioni di persone circa. Siamo un po' come l'Uruguay. L'innamoramento lo vedranno anche i tifosi della Roma. Fossi nato a Roma, avrei tifato la Roma al 100%. Tra l'altro, entrambe le squadre hanno vinto uno scudetto il 1 maggio del 1983. Voi avete i vostri miti come Conti, Di Bartolomei, noi Iribar. Sono giocatori che vanno al di là delle classifiche". 

Cosa dobbiamo aspettarci sugli spalti?

"Sicuramente ci faremo sentire. L'ultima trasferta italiana a Torino è finita con uno scambio di sciarpe. Sono stato anche a Napoli. Già ho avvisato i tifosi spagnoli che stasera troveranno un'atmosfera incredibile, già dall'inno. Prendono spunto anche dalle altre tifoserie. Per voi romanisti, dopo mamma e papà c'è la Roma. L'Athletic è uguale. I giallorossi hanno investito sui loro giovani negli ultimi anni, anche nei paesi baschi è cosi". 

 

 

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