Interviste

«Soltanto chi non conosce i romanisti può stupirsi»

Grassetti: «Risultato straordinario». Lotito: «Siamo da record, meritiamo vittorie» mentre l'avvocato Contucci: «Romanisti inguaribili ottimisti»

Marco Conidi posa con la maglia della Roma

Marco Conidi posa con la maglia della Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore - Martina Stella
28 Giugno 2024 - 07:00

Trentottomila abbonati in venti giorni, con un picco di tremila nuove tessere in due ore nel giorno di chiusura della campagna. Numeri da capogiro per chiunque, eppure da queste parti in linea con quelli delle ultime stagioni, all’alba della nuova che dovrà ridefinire ex novo o quasi la rosa, ma che al momento appare ancora avvolta in una nebulosa. Amore incondizionato o speranza di assistere a qualcosa di grande? Fiducia cieca o stimolo verso la società? I dubbi aleggiano e per cercare di dissiparli Il Romanista si è rivolto a quattro tifosi illustri: i presidenti delle due associazioni che racchiudono i Roma Club,  Fabrizio Grassetti dell’Utr e Francesco Lotito dell’Airc; il cantautore Marco Conidi; e l’avvocato Lorenzo Contucci.

Le risposte - anche se con differenti sfumature - trovano un comune denominatore nell’incrollabile passione dei romanisti, a prescindere dal contorno. 
«Il risultato è straordinario, nonostante non siano arrivati grandi nomi come Mourinho, Dybala e Lukaku a fare da traino - il commento di Grassetti - Fra i motivi trovo il grande attaccamento, lo straordinario spettacolo vissuto allo stadio e le difficoltà a trovare biglietti. Può stupirsi chi non conosce questa tifoseria, non noi che sappiamo di cosa siamo capaci. Ma la società dovrà lavorare per costruire una squadra che punti a vincere». Il numero uno dell’Utr aggiunge poi un’interessante osservazione: «Questa tendenza dovrebbe indurre a una riflessione seria sulla capienza del nuovo stadio. I grandi club hanno impianti da 90, 100mila posti, leggo di grandezze inferiori all’Olimpico per Pietralata, ma il tifo della Roma porta a grandi numeri e bisognerebbe evitare le lunghe code». 


Anche Lotito trova nell’attaccamento a prescindere del mondo giallorosso alla propria squadra la motivazione principale del  successo della campagna. «La nostra tifoseria si conferma fra le prime in Italia: aver sottoscritto 38 mila abbonamenti e in così poco tempo non era scontato. Un dato che va di pari basso con i tanti sold out registrati nelle precedenti 50-60 partite, un periodo lunghissimo, da record. Poi certo, ci piacerebbe che la Roma costruisse una squadra competitiva, che possa finalmente andare oltre il sesto posto. La Roma deve essere costruita con raziocinio, ma anche con impegno economico».


Marco Conidi si iscrive al partito degli entusiasti rispetto all’attività in sordina della dirigenza, che reputa ottima: «Mi piace  che lavorino senza fare programmi ma in maniera silenziosa, conoscono bene la realtà che li circonda. Quando comunicheranno, lo faranno con qualcosa di avvenuto. Bisogna portare a casa risultati sulla base della concretezza e per me il silenzio è segno di determinazione. Ho grande stima dei Friedkin e di tutti i dirigenti».
Ma anche per il cantante esiste un aspetto da tenere sempre in considerazione: «La Roma è i suoi tifosi. È rappresentata da un amore che c’è a prescindere dalla situazione e dal momento. Questo ci rende diversi, come diceva Agostino “Esistono i tifosi e poi esistono i tifosi della Roma”. Daniele (De Rossi, ndr) ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore. Ha preso l’eredità di Mourinho, difficilissima da maneggiare, e non lo ha fatto rimpiangere dal punto di vista tecnico, emotivo ed empatico. È la dimostrazione che l’ambiente Roma è sano. Sono molto fiero dei tifosi della Roma Daniele sa cosa è per me: un sogno, una cosa meravigliosa. Dico di prendersi tutto il tempo che vuole e di caricare i suoi ragazzi come solo lui sa fare».


L’avvocato Contucci conosce come pochi altri il tifo giallorosso e il boom degli abbonati “a prescindere” lo stupisce poco: «I tifosi della Roma sono inguaribili ottimisti, hanno risposto in modo eccezionale. Sul mio sito ho tutto l’andamento degli abbonamenti dagli Anni 80 in poi e parliamo di un eccellente risultato: 38mila tessere con una squadra che non ha fatto molto bene in campionato… Anche se l’avventura nelle coppe ha portato entusiasmo, Mourinho e De Rossi pure. Come ha detto Mou in una recente intervista, i tifosi della Roma non si superano. Sono felice, vorrei uno stadio di soli abbonati. Si sta andando avanti verso la fidelizzazione “radicale” anche nei momenti in cui le cose non vanno tutte per il meglio. Per me la Roma meriterebbe sempre appoggio incondizionato, anche se dovesse navigare nei bassifondi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI