Interviste

Veloccia a Radio Romanista: "Le scelte della città devono essere rispettate"

L'assessore all'Urbanistica di Roma: "C'è sempre un tentativo di ingessare in qualche modo la realizzazione dello stadio, ma noi abbiamo sempre rispettato e confutato le obiezioni"

Maurizio Veloccia, Assessore all'Urbanistica di Roma

Maurizio Veloccia, Assessore all'Urbanistica di Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
14 Giugno 2024 - 17:08

Maurizio Veloccia, Assessore all'Urbanistica di Roma, è intervenuto sulle frequenze di Radio Romanista durante la seconda parte della trasmissione Roma All News. Di seguito le sue parole.

C'è stato lo stop dal Tribunale civile di Roma dove dovrebbe sorgere la curva. Il Comune cosa ha deciso di fare?

"Intanto vorrei un po' chiarire alcune cose lette su alcuni giornali. Noi sappiamo dall'inizio che sull'area dello stadio ci sono particelle da espropriare ma quersto non è il caso. È un caso in cui il Comune ai tempi degli espropri registrati ha lasciato in mano le zone a precedenti proprietari con situazioni precarie. Nel verbale di queste aree c'era scritto che sarebbero dovute essere poi liberate. Negli anni si sono mosse delle questioni nei confronti del comune riguardo queste case e queste zone sia perché reclamavano la proprietà, sia perché ne rivendicavano il possesso. Non la semplice detenzione, ma che c'erano sopra da diverso tempo e che quindi non sarebbero potuti essere mandati via senza il loro consenso. 2 su 3 hanno già ricevuto ordinanza di rigetto, il Tribunale ha chiarito che la proprietà è chiaramente di Roma Capitale. Sulla riconsegna delle aree, abbiamo già inoltrato diversi mesi fa una richiesta di riconsegna bonaria come sarebbe dovuto accadere da anni fa dal Comune con l'accordo che i detentori le avrebbero restituite quando al Comune sarebbero servite. Negli anni i detentori hanno cambiato idea e non hanno ottemperato alla richiesta fatta dal Comune. Oggi non si può solamente andare lì per scavare e fare sondaggi ma prima bisogna riprendersi l'area. Noi daremo seguito a questa necessità attraverso lo sgombero dopo che volontariamente non ci hanno voluto riconsegnare l'area. Nel frattempo dico anche che i sondaggi sono andati avanti, le aree incriminate era previsto fossero indagate nella fase successiva. Dunque si stanno svolgendo i diversi sondaggi anche in altre aree. Nelle altre aree in cui si era chiesto di indagare per la presenza di nidi di alcuni volatili si è già verificato e non si incorrerà in nessun problema".

Questo pronunciamento è legato a un altro procedimento in corso che dovrebbe decidere se l'usucapione è legittima da parte dei residenti? Non c'è il rischio che non possiate intervenire fino a quel momento?

"No, sono due procedimenti differenti. Il procedimento sull'usucapione è stato dichiarato che sia di Roma Capitale. Sul fatto che loro ci siano dentro pur non essendo effettivamente loro, il Tirbunale ha daro ragione ai detentori che non si possono mandare via senza atti conseguenti. Prima quindi deve esserci la richiesta di riconsegna dell'area secondo gli accordi fatti all'epoca e poi un'attività procedurale".

I tempi di procedura dello sgombero?

"Immagino che nelle prossime ore gli uffici proseguiranno con tutti i procedimenti del caso per capire cosa accadrà successivamente. Lato Comune sarò una cosa sempicissima, lato soggetti che dovranno ottemperare vedremo cosa succederà, anche se comunque parliamo di un caso che riguarda tre particelle su ettari e ettari. Sono ben altre le questioni importanti da affrontare in questa fase. I sondaggi che si stanno eseguendo e poi il progetto vero e proprio".

Lo sgombero ha un impatto mediatico comunicativo diverso da un progetto bonario. Lascerete aperta la porta al dialogo? Se i residenti facessero un passo indietro sareste dfisponbili al dialogo?

"Questa amministrazione ha sempre cercato di mantenere il dialogo con tutti. Ho anche incontrato i comitati che si oppongono per tranquillizzarli sul giusto svolgimento di ogni procedimento. Nonostante non ci sia una sensibilità legata alla salvaguardia di alcune tematiche, ma ci sia il tentativo di trovare il modo di ingessare la realizzazione dello stadio, abbiamo sempre rispettato tutte le obiezioni fatte e poi le abbiamo confutate. Dal punto di vista del lavoro, rispettiamo ogni cittadino di Roma, ma i cittadini devono rispettare le scelte che fa la città. Noi abbiamo chiarito tante volte che in quell'area si sarebbe fatto lo stadio, Roma Capitale ha indennizzato, pagato ed è giusto che queste aree vengano liberate. Abbiamo liberato tante altre aree in quella zona, per ultima una casa vicina a un lotto dove sarebbe dovuta sorgere una sede dell'Istat".

Un chiarimento sul ritrovamento archeologico?

"Non mi sembrano elementi di allarme. Abbiamo massima fiducia, tutti stiamo remando verso la stessa direzione, ovvero consegnare l'opera entro il 2027".

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