Interviste

Humberset (Nice Matin) a Radio Romanista: "Ghisolfi è già al lavoro per la Roma"

Le parole del giornalista francese: "I primi contatti ci sono stati a dicembre, l'estate scorsa lo voleva il Monaco. Con De Rossi condivide le stesse idee"

Il tecnico Hutter e Ghisolfi si salutano alla fine di Monaco-Nizza

Il tecnico Hutter e Ghisolfi si salutano alla fine di Monaco-Nizza (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
22 Maggio 2024 - 07:00

Con l'arrivo sempre più vicino di Florent Ghisolfi, promesso ds della Roma di De Rossi, è intervenuto sulle frequenze di Radio Romanista William Huberset. Il giornalista di Nice-Matin ha parlato del dirigente francese durante la trasmissione Secondo Tempo. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sembra ormai chiaro che sarà Ghisolfi il nuovo direttore sportivo della Roma. Sei rimasto sorpreso dal corteggiamento dei giallorossi?

"Dei contatti tra le due parti se ne parlava dalla fine di dicembre. Non sono rimasto sopreso, la Roma non è la prima società ad essere interessata a Ghisolfi. Anche il Monaco l’estate scorsa ha provato a contattarlo, così come i club sauditi. È un profilo di direttore sportivo che le società apprezzano".

Ghisolfi viene descritto come un dirigente silenzioso, che parla poco alla stampa.

"Sì è vero. Non gli piace tanto il contatto con la stampa: preferisce il silenzio. Pensa al suo lavoro e non gli piace mostrarsi in pubblico e parlare di sé. Prima di essere un ds è stato un giocatore e ha avuto anche una vita da imprenditore. Il lavoro è molto importante per lui".

Dopo le finestre di mercato di solito i direttori sportivi della Roma tengono una conferenza stampa. Ti immagini Ghisolfi in questo scenario?

"Sì certo, lo farà ma non in italiano. Di conferenze stampa ne ha fatte tante. Preferisce le conferenze stampa alle interviste. Ovviamente organizzate dalla società. Del mercato potrebbe esporsi un minimo per spiegare le sue scelte, ma durante la stagione non farà tante uscite a livello comunicativo".

Come immagini Ghisolfi e De Rossi insieme?

"Penso che sarà un vero matrimonio. Sono due giovani e penso che tutti e due vorranno fare lo stesso tipo di calcio, con le stesse idee. Ho visto la Roma di De Rossi e credo che a Florent piaccia tantissimo la squadra. Lui ricerca un calcio fisico. La Roma è una società importante in Italia, Ghisolfi ha anche origini italiane… non sarebbe stato possibile per lui rifiutare un’offerta così. È una società con cui può raggiungere gli obiettivi che si è prefissato".

Ghisolfi ha origini corse?

"Non ha origini corse, ma ci ha giocato tanto tempo. Ha avuto anche una vita da imprenditore immobiliare in Corsica, l’ha avviata mentre era ancora un calciatore. Ora pensa solo al ruolo di direttore sportivo. Prima, quando giocava al Reims, aveva anche uno stadio di calcetto che ha poi venduto per centinaia di migliaia di euro".

Come te la immagini la Roma di Ghisolfi?

"Come ho detto prima, per lui è importante la fisicità. Vuole giocatori atletici. Come ha fatto al Nizza prendendo giocatori come Ndayishimiye, un calciatore con mezzi fisici molto importanti. Poi predilige una squadra soprattutto tecnica, che sa giocare bene a calcio e domina la partita. Il livello tattico della Serie A è molto importante e lui sa cosa fare. Quando è arrivato al Nizza ha creato lo “staff performance” con Laurent Bessiére. Era già con lui al Lens, è uno tra i migliori nel settore in Francia. Quindi la dimensione fisica e atletica saranno i due punti focali, oltre alla qualità tecnica. Tenterà di instaurare il progetto che aveva pensato anche con Farioli, anche se non ci è riuscito".

Farioli si è trovato un preparatore atletico scelto da Ghisolfi.

"Sì, è arrivato con Ghisolfi. Farioli non ha potuto cambiare nulla dello staff, pur avendo il suo".

Potrebbe portare il suo staff tecnico a Roma?

"Credo di no. Credo che alla Roma ci sia uno staff di qualità e che non avrà bisogno. Al Nizza invece c’era bisogno di formare da zero uno staff importante".

Ha già iniziato a pensare al lavoro per la Roma? Ti preoccupano le tempistiche?

"Vedendo il suo lavoro al Nizza, non ho paura per Florent. Al Nizza ci sono stati tanti problemi: anche la situazione con Atal finita in tribunale, oppure il problema con Beka-Beka. Di problemi extrasportivi ne ha vissuti tanti. Per il mercato… è venuto a Nizza con un progetto di partenza importante presentato dalla proprietà: provare a contendere il titolo al PSG. Ma poi i soldi messi a disposizione da INEOS non erano quelli promessi e hanno preferito spostare la loro attenzione sul Manchester United. Lui ha saputo comunque condurre un buon mercato, ha sempre molte idee e credo che abbia di sicuro già iniziato a pensare al lavoro che svolgerà con la Roma".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI