Totti: "Quello in Qatar è un Mondiale che celebra il calcio"
Lo storico Dieci giallorosso: "I valori dello sport sono la soluzione migliore che può favorire i processi di integrazione e globalizzazione tra le persone e i popoli"
Francesco Totti, storico capitano della Roma, ha rilasciato una breve intervista a un inviato di BeinSport in un albergo di Instanbul. Il Dieci ha parlato principalmente del Mondiale che si sta svolgendo in Qatar, riferendosi anche alle polemiche prima dell'inizio della competizione: “Come sempre succede ci sono state delle polemiche prima dell’inizio, ma non posso negare che mi sono divertito a vedere i gironi di questo Mondiale e sono curioso di vedere cosa succederà adesso. Mi dispiace che non ci sia l’Italia, ovviamente, ma a livello calcistico ho visto buone cose. E anche sul resto va riconosciuto alla Fifa e al presidente Infantino come il calcio negli ultimi anni abbia raggiunto una dimensione più globale come dimostra, ad esempio, la qualificazione agli ottavi delle squadre asiatiche e africane”.
Il capitano giallorosso ha poi parlato del valore che ha questa competizione: “Questo è il mondiale che celebra lo sport, oggi vedere nazionali come il Marocco, il Giappone o l’Arabia Saudita che ha battuto l’Argentina, giocare a a pari livello con tutte le altre nazionali, non è più una novità, mentre solo qualche anno fa sembrava impossibile. La Fifa ha investito molto in questi paesi sia nella formazione che nelle strutture. Questo è un Mondiale dove è meglio non fare pronostici perché tutti hanno la possibilità di far bene e magari stupirci”.
Totti ha poi parlato del ruolo del Medio Oriente, dal quale seguirà le fasi finali dei Mondiali a partitre dal 12 dicembre, a Doha: “In Medio Oriente c’è tanta voglia di sport e questa è una cosa positiva perché, al di là delle polemiche, il calcio e i valori dello sport in generale sono la soluzione migliore che può favorire i processi di integrazione e globalizzazione tra le persone e i popoli”.
Infine il Dieci ha parlato anche dell'importanza del primo arbitro donna nella competizione: “È importante, lo dico anche da padre di una ragazza e una bambina che saranno donne un domani. Ma spero che prima o poi queste non siano più notizie, che tutto diventi normale”.
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