Reynolds: "Voglio tornare alla Roma, mi ha cambiato la vita"
Il terzino giallorosso in prestito al Westerlo: "Quando sono arrivato avevo solo 19 anni e probabilmente non ero ancora pronto. Nella Capitale vivevo da solo"
Bryan Reynolds, terzino statunitense della Roma in prestito al Westerlo, ha rilasciato una intervista a Il Tempo, dove ha parlato della sua stagione e di un possibile ritorno ai giallorossi. "Sono davvero contento - afferma Reynolds - di questa prima parte di stagione, sto giocando e questo è importante per la mia crescita e per la mia carriera. Da quando sono arrivato tutti i compagni mi hanno trattato bene e con rispetto. C'è affiatamento nello spogliatoio e questo mi piace, Westerlo è veramente un bel posto dove stare".
Il terzino ha poi evidenziato le differenze tra il campionato belga e la Serie A, oltre al differente valore tra Roma e Westerlo: "La grande differenza con Italia è la maglia che indossi. Giocando per la Roma che è un grande club, c'è molta pressione. Giochi all’Olimpico, fai un errore e tutti ti fischiano. Può essere difficile restare concentrati. Poi c’è la barriera linguistica. Qui tutti parlano inglese, in Italia no. E quindi per integrarti al meglio devi imparare l’italiano in fretta".
Uno sguardo anche alla prima stagione in giallorosso, arrivato a 19 anni: "Personalmente non direi che qualcosa è andato male. Quando sono arrivato avevo solo 19 anni e probabilmente non ero ancora pronto. Ho provato a mantenere il mio normale stile di vita, ma era tutto diverso e non sapevo la lingua. A Roma vivevo da solo e questo non ha aiutato. Avevo molta fiducia quando ero a Dallas, poi il salto in Serie A è stato grande ed è stato tutto diverso. Forse mi è mancata quella. Se non hai fiducia non riesci a dare il massimo in un grande club".
Il terzino ha poi parlato del suo rapporto con José Mourinho: "Normale, né cattivo ma neanche fantastico. Io sono un giocatore, lui l’allenatore. Avevo pieno rispetto per lui anche se non mi dava minuti. Non sono un calciatore che fa casino se non gioca. In allenamento quando facevo qualcosa di buono mi motivava e se sbagliavo mi riprendeva. In generale credo si aspettasse di più da me, credo volesse più killer instinct nei contrasti e nel mio gioco. Me lo ripeteva spesso, ma è stato bello lavorare sotto la sua guida".
Reynolds infine ha parlato di un possibile ritorno alla Roma, club che, a detta sua, gli ha cambiato la vita: "Io voglio tornare alla Roma. Hanno investito molti soldi su di me e voglio ricambiare il favore al club che mi ha cambiato la vita. E spero che anche loro mi vedano come un giocatore della Roma in futuro".
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