Julio Sergio: "La Roma deve tornare in Champions, ma serve tempo"
L'ex portiere giallorosso: "Il calcio non è matematica, non basta avere i giocatori migliori per vincere, dopo il Mondiale le cose possono girare meglio"
Julio Sergio, ex portiere della Roma dal 2006 al 2011, ha rilasciato una intervista ai microfoni di Centro Suono Sport, parlando dei portieri dei giallorossi e di Mourinho. Di seguito le sue parole.
Che ne pensi di Rui Patricio?
“È un portiere esperto, ha fatto qualche errore con la Roma ma ha deciso la finale di Conference League. Per giocare con la Roma devi avere un rendimento regolare, i piccoli sbagli ti tolgono un po’ di fiducia. È un portiere normale e regolare che sbaglia come tutti. Ha già una certa età, forse la Roma tra qualche anno dovrà andare sul mercato per sostituirlo con uno più giovane”
La Roma deve prendere un altro portiere?
“Tiago Pinto forse si sta già muovendo. Posso dire che non è facile fare il portiere alla Roma, speriamo che la Roma possa fare la scelta più precisa possibile per il club”.
Che impressioni hai della Roma di Mourinho?
“La Roma ha iniziato un nuovo ciclo con Mourinho, ha giocatori che hanno giocato in grandissime squadre come Dybala. Ci sono giocatori con qualità come Zaniolo, dico che serve tempo perché non possiamo pretendere tutto e subito solo perché hai vinto la Conference League. Alex Ferguson è arrivato al Manchester United e non ha vinto nulla i primi anni, così come Klopp al Liverpool. La Roma deve tornare in Champions League e deve farlo con una certa regolarità, però serve tempo per fare tutto. La proprietà ha fatto un gran mercato, ha speso quello che poteva spendere. Il calcio non è matematica, non basta avere i giocatori migliori per vincere. Dobbiamo correggere quello che c’è da correggere”.
Cosa deve correggere la Roma?
“Le individualità ti fanno decidere le partite, poi alla lunga serve un’idea di gioco. Sappiamo quello che Mourinho ha fatto in carriera, dobbiamo solo aspettarlo. Magari la Roma non farà le goleade, ma vince le partite che servono per arrivare il più in alto possibile, poi i giocatori devono risolvere i problemi in mezzo al campo. Ci sono un po’ di giocatori sottotono, bisogna migliorare e dopo il Mondiale le cose possono girare meglio per la Roma".
© RIPRODUZIONE RISERVATA