Interviste

Roma-Ludogorets, Mourinho: "Continuare in Europa League era questione di orgoglio"

Il portoghese dopo la vittoria con i bulgari: "I gol sono arrivati però dobbiamo giocare meglio, le squadre nei playoff sono di un livello superiore"

José Mourinho

José Mourinho ((As Roma via Getty Images))

PUBBLICATO DA La Redazione
03 Novembre 2022 - 23:14

José Mourinho ha parlato ai microfoni di SkySport al termine di Roma-Ludogorets di Europa League. Ecco le sue parole.

C'era un solo risultato, si doveva vincere, sembrava in salita, come ha modificato la squadra?
"Una partita veramente difficile, loro sanno giocare e hanno gente con creatività, velocità, che possono fare quello che hanno fatto nel primo gol, quello fatto a casa loro, non è una squadra facile, ma nel secondo tempo abbiamo rischiato tutto. Siamo entrati con un atteggiamento diverso, le caratteristiche di Nicolò ci hanno aiutato tanto, giocare con due punte è diverso rispetto a farlo con Nicolò. Il gol è arrivato, poi è l'emozione che fa le cose. Però dobbiamo giocare meglio, gestire meglio, le squadre che arrivano per il playoff sono di un livello superiore, superare il girone era importante per orgoglio e per evoluzione, ma ora arrivano gli squali"

Ha citato Zaniolo: anche Volpato ha fatto la differenza, Pellegrini è stato glaciale, spesso parla di atteggiamento
"L'atteggiamento è intoccabile per tutti, devo dire una cosa che mi dispiace un po', è stato un po' ingiusto, bisogna rispettare di più Vina. Fuori casa è un giocatore diverso, nello stadio c'è un rumore che non aiuta, lui è esemplare e mi dispiace. Hai parlato di Volpato, Pellegrini, che sono giocatori di grande creatività, il ragazzo ha dinamismo, il prossimo step sarà poter giocare quando la squadra ha anche bisogno di difendere, questo non lo ha ancora imparato. Lui gioca più veloce di prima, mantiene la creatività, ha la mia fiducia per farlo, ma senza palla e quando dobbiamo difendere è dura"

Complimenti mister, volevo parlare dei giovani. Ieri la Juve ha giocato con i giovani, la tua analisi mi è piaciuta, ma spesso i giovani e danno la scossa, come a Verona. Vero che alcuni devono imparare la fase difensiva, ma danno di più. Ti fa piacere hai detto
"Sì, ma se noi mettiamo dentro chi non ha qualità o non è pronto e lo facciamo per statistica e far dire al mondo che abbiamo lanciato i giovani...non è questo l'obiettivo, ma quello di farli crescere. Volpato l'anno scorso contro il Verona era 2-0 per loro, a Verona era 1-1 e avevamo bisogno di gol, oggi avevamo bisogno di gol. È anarchico, ma crea tanto, deve imparare a giocare anche senza palla dal punto di vista difensivo, oggi dopo il 2-1 avevamo bisogno di chiudere più a centrocampo, raddoppiare è una parola che non esiste nel suo vocabolario, ma per diventare completo deve impararlo. Anche i ragazzi della Juventus sono un piacere da vedere. Quando noi camminiamo verso i 60 anni queste cose fanno piacere, perché Varane e Casemiro hanno fatto la prima partita, uno campione del mondo e uno ha vinto 5 Champions, queste cose ti fanno sorridere quando hai i capelli bianchi"

Quanta forza dà questa vittoria? 
"Prima di tutto, continuare in Europa League era questione di orgoglio, andare in Conference e diventare una delle candidate al titolo, Fiorentina, Lazio, Villarreal, West Ham, Roma, non era questo l'obiettivo. La dimensione è questa, ora arrivano gli squali, vediamo, però dopo la sconfitta con il Napoli abbiamo vinto tre partite di fila, una in campionato e due decisive in coppa, ovviamente siamo stanchi, Pellegrini e Smalling hanno giocato altri 90', ma è il mio modo di pensare. Lasciare qualcuno fuori ed essere eliminato...non ho giocato ad alti livelli, ma per me la gioia aiuta a recuperare, la soddisfazione della vittoria. Andiamo a casa felici, domenica saremo qui e sarà una partita grande, che ci piace giocare"

 

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