Rischio retrocessione: un 2023 in Serie B?
Quello del calciatore è un mestiere affascinante e remunerativo ma per certi versi è tutt'altro che facile. L'andare in una categoria inferiore è un rischio non da poco
Se c'è un mestiere che, nonostante il fascino della fama e dei riflettori, non è affatto facile è di certo quello del calciatore. Stessa cosa dicasi poi per chi, magari dopo una lunga carriera sul campo, è riuscito ad approdare fino ai massimi quadri dirigenziali concludendo in giacca e cravatta la propria carriera nello sport.
Eppure c'è qualcosa che ai calciatori, protagonisti assoluti delle scommesse sportive sia in Italia che in Europa, può far più “paura” di un grave infortunio che possa mettere la parola fine alle loro partite. Questo elemento, soprattutto quando si parla di Serie A, è la retrocessione in Serie B. Purtroppo il mondo sportivo, un po' come in quello degli affari e nella vita in generale, a volte ha in serbo ben più di un “colpo mancino” per chi partecipa al gioco. Una delusione che potrebbe risultare particolarmente cocente sia per gli sportivi che per i tifosi, ma cerchiamo di andare con ordine. Ovvero, come siamo messi a livello attuale? A quanto pare dopo gli ultimi risultati positivi del Lecce, i salentini possono stare tranquilli e rimanere in A, ma la stessa cosa non si può certo dire per Spezia, Verona, Cremonese e Sampdoria. Nonostante i lievi segnali di ripresa, sembra che gli analisti vedano questo quartetto come un insieme particolarmente “sfortunato” di nomi, ma non sono i soli.
In un recente comunicato della Federazione Italiana Giuoco Calcio si è “reso noto che il Procuratore Federale, esaminati i documenti e gli atti istruttori dell’indagine penale ‘Prisma’ trasmessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha proposto, ai sensi dell’art. 63 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, ricorso per revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio 2022, nei confronti delle società FC Juventus SpA, UC Sampdoria, FC Pro Vercelli 1892 Srl, Genoa CFC SpA, Parma Calcio 1913 Srl, Pisa Sporting Club Srl, Empoli FC SpA, Novara Calcio SpA. Delfino Pescara 1936 SpA e di n. 52 dirigenti delle medesime società sportive, chiedendone la condanna alle sanzioni che verranno rispettivamente richieste nel corso dell’udienza di discussione del ricorso di fronte alla Corte Federale di Appello”. Dopo ulteriori verifiche sembra poi che la squadra che, tra queste, possa vedere un rischio retrocessione in B arrivare fin troppo in fretta sia la Vecchia Signora a causa dell'affaire plusvalenze (una situazione dalla quale il Napoli è recentemente uscito pulito).
I PM Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello stanno dunque indagando sui grandi nomi della Juventus inclusi il Presidente Andrea Agnelli e l'ex dirigente Pavel Nedvěd, quest'ultimo dimessosi a fine novembre 2022, riportando alla mente dei tifosi i tempi di Calciopoli e di Luciano Moggi. Per tutta risposta la Juventus ha pubblicato un comunicato che, in una parte, dice “la Società potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta”. Che finisca davvero in B?
© RIPRODUZIONE RISERVATA