Qatar 2022: un Mondiale a suon di stadi
Con l'inizio del nuovo anno si avvicina l'arrivo dei prossimi campionati del mondo di calcio, per un'edizione che sarà per tanti motivi innovativa e diversa dalle altre
Finalmente anche questo 2022 è arrivato e, con esso, tutte le novità collegate. Ovviamente, una delle più attese, riguarda senza alcuna ombra di dubbio quella dei Mondiali di Calcio Qatar 2022. Una sfida che terrà occupate le squadre, i relativi tifosi e persino i migliori bookmakers italiani dal 21 novembre fino al 18 dicembre. Ovviamente, vista la location "esotica" di tale evento sportivo, non sarà un Mondiale come gli altri per svariate ragioni. Prima di tutto si terrà in inverno poiché, in estate, a quelle latitudini le temperature sono letteralmente proibitive e sarebbe impossibile giocare.
Inoltre sarà anche l'ultimo Mondiale dove si sfideranno 32 nazionali di calcio dato che, a partire dalla prossima edizione fissata per il 2026, il numero di queste salirà a 48 andando ad abbracciare sempre più Paesi nel mondo.
Una decisione che, in teoria, era già stata pensata durante l'estate del 2018 quando, a luglio, il Presidente della FIFA Gianni Infantino aveva pensato di "aprire" ancora di più le porte ad altre squadre, ma alla fine non se ne fece nulla.
Ad ogni modo, se c'è una peculiarità che contribuisce a rendere ancora più unico tale evento, sono proprio le strutture sportive che andranno ad ospitare calciatori e tifosi. Visto che si andrà a giocare, speriamo anche i nostri Azzurri, in un Paese piuttosto ricco è logico che non si tratterà del solito stadietto di periferia, ma di un autentico gioiello di architettura e tecnologia. Questi altri non è che il recentemente inaugurato Al – Bayt Stadium, letteralmente "la casa", dopo lavori che parevano interminabili. A forma di tenda berbera, una delle popolazioni più conosciute del deserto, tale stadio si trova ad Al Khor ed ha dei numeri che già di per sé sono un autentico record.
Realizzato interamente in acciaio è lungo 320 metri, largo 280 ed alto 73 per contenere più di 60.000 spettatori. Il tetto è poi in grado di "spostarsi" per proteggere meglio sia i giocatori che i tifosi dal sole e da altri imprevisti di carattere meteorologico. E sapete qual è la cosa tricolore in tutto ciò? Che i tubi ed altri componenti sono stati realizzati presso gli stabilimenti di Roveredo in Piano, Polcenigo, San Giorgio di Nogaro e Monfalcone! Ma aspettate ancora un momento perché non vi abbiamo rivelato ancora la novità tecnologica dell'Al – Bayt Stadium.
Data l'importanza dell'evento, lo stadio è stato dotato di una copertura 5G il cui accordo è stato firmato da due colossi del settore quali Ericsson ed Ooredoo. Le due società si occuperanno anche di ottimizzare la rete e la connettività in generale per far sì che le partite negli otto stadi sparpagliati per le sei città "giocanti" possano essere viste da ogni dove. Come dichiarato da Sheikh Mohammed Bin Abdulla Al Thani di Ooredoo Qatar "miriamo a fornire esperienze senza soluzione di continuità ai visitatori e agli spettatori e a fornire ai nostri abbonati un'esperienza altamente digitale, coinvolgente e smart. Siamo entusiasti di collaborare con Ericsson per dimostrare il meglio della tecnologia cellulare e garantire un'esperienza immersiva di livello mondiale all'evento sportivo più atteso in Medio Oriente".
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