Roma Femminile, Ceasar: «Vogliamo prenderci la coppa»
Il portiere giallorosso: «Ci siamo costruite l'opportunità di giocarci la finale e ora lotteremo. Vincere qui sarebbe speciale. I tifosi saranno un'arma in più»
«Vogliamo lasciare un segno». Ha solo 23 anni ma Camelia Ceasar dimostra sempre, a parole e sul campo, la sua maturità. A poche ore dalla finale di Coppa Italia contro il Milan il portiere che difenderà i pali della Roma ci ha raccontato il suo avvicinamento alla gara. Lei che gare così le ha già vinte e che sa quanto sia importante raggiungere obiettivi del genere.
Una finale a chiudere la stagione. Quanto conta il risultato per giudicare il rendimento dell'annata?
«Ci siamo costruite l'opportunità di giocare una finale, già questo di per sé è un elemento per dare un giudizio sulla stagione. Ovvio che poi la finale è una partita a sé dove influiranno tantissimi fattori, molto diversi da quelli che ci sono lungo tutto un campionato».
Hai già vinto due volte questa coppa. Quanto aiuta l'esperienza in partite come così?
«Aiuta molto, ti dà esperienza. Ma alla fine per vincere serve tranquillità, non subire l'emotività della finale, rimanendo sereni a livello di gruppo. Dobbiamo vivere questa finale con entusiasmo, senza caricarci troppo di pensieri pesanti».
Quanto conterebbe per te farlo con la Roma?
«Sarebbe bellissimo perché finora ho vinto solo con il Brescia. Vincere in una nuova realtà, in una città come Roma, è il sogno che ho dal primo giorno che sono arrivata. Poi questo gruppo per tutto quello che ha fatto meriterebbe di portare a casa il titolo che ci andiamo a giocare».
Come hai vissuto il dualismo in porta con Baldi nel corso della stagione?
«Inizialmente non la conoscevo di persona ma con il passare del tempo ci siamo accorte di essere complementari. Lavorare insieme ci ha aiutato a migliorare. Confrontandoci ogni giorno in campo abbiamo capito dove potevamo crescere, imparando l'una dagli errori o qualità dell'altra».
L'arrivo di Linari in difesa ha cambiato la Roma. Tu ci avevi già giocato.
«Sì eravamo state insieme al Brescia. Averla ritrovata qui mi ha permesso di notare come sia maturata molto dopo l'esperienza all'estero».
Come mai è stata subito così determinante?
«Non è una cosa che riguarda solo le partite. Lei ogni giorno in allenamento lavora duro per diventare più forte, per questo è un punto di riferimento ed è un esempio per noi».
Passando al campo. Quale caratteristica del Milan temi di più? La Roma su cosa punta?
«Loro hanno tante giocatrici con grande esperienza, che sanno come si affrontano queste partite. Allo stesso tempo noi abbiamo voglia di lasciare un segno e faremo di tutto per riuscirci».
Saranno pochi, ma al Mapei ci saranno i tifosi. Cosa significa per voi dopo tutte le difficoltà dell'anno passato?
«La Roma vive di tifo, avere i tifosi al nostro fianco sarà un'arma in più. Non vediamo l'ora di sentirli vicini, di sentire il loro incitamento perché ci sono mancati e giocare con loro alle spalle è sempre meglio».
Hai vestito tante maglie nella tua carriera ma sei uno dei punti chiave di questa squadra. Quanto ti senti legata alla Roma?
«Dal primo giorno che sono arrivata i romani e i romanisti mi hanno fatto capire cosa significa la Roma, questa squadra la sento tanto mia. L'emozione che ci trasmette giocare per questa maglia è davvero qualcosa di unico».
© RIPRODUZIONE RISERVATA