Le ultime tappe guardando in avanti
Passata questa sosta, due mesi per riaccendersi: il 13 aprile bianconere al Tre Fontane. Poi l’Inter, un altro stop e il rush finale

(GETTY IMAGES)
Mentre è in corso la sosta per le nazionali, se si pensa all’ultima uscita della Roma Femminile resta ancora un po’ di amaro in bocca. In quel 2-0 alla Fiorentina del 29 marzo scorso è riemersa tutta la superiorità romanista, sufficiente di superare qualunque formazione di questo campionato, Juve compresa. La Roma è stata capace anche però di fare 16 punti in meno nella regular season rispetto allo scorso anno e, visto che la stessa Juve ora capolista e allora inseguitrice ne ha fatti solo due in più, di vanificare uno Scudetto che in qualche modo dipendeva comunque da lei. La Roma ha ricordato di essere sé stessa troppe poche volte ma troppe altre invece è crollata in modo quasi misterioso (l’ultimo ko col Milan è emblematico) lasciando scappare Inter e Juventus e ritrovandosi a dover lottare per difendere il terzo posto. Un coagulo di mancanze sul mercato, errori tecnici e di gestione, di infortuni in numero preoccupante e di sfortuna con arbitri e pali (non un alibi ma fredda cronaca): nonostante tutto, questo campionato sarebbe potuto comunque essere in mano romanista, anche perché oggi i punti di distacco dalla vetta sono “solo” otto, forse troppi da riprendere in cinque gare di Poule Scudetto ma, come detto, la situazione lascia l’amaro in bocca perché sarebbe bastato davvero poco di più per avere ben altri esiti.
Ora l’obbligo, categorico, è ottenere il meglio da questo campionato a partire dallo scontro diretto con la Juve al Tre Fontane del 13 aprile (che con l’eventuale -5 chissà...), poi c’è da battere l’Inter a Milano per prendersi il secondo posto e, a seguire, un turno di riposo per le giallorosse. Poi arriverà maggio, mese dei verdetti: ultime due sfide di Serie A in casa col Milan e a Firenze con la Fiorentina e la finale di Coppa Italia, la quinta consecutiva (record), ancora contro la Juventus, a Como il 17 maggio. Quella gara chiuderà una stagione di alti e bassi, che ha visto palesarsi tutte insieme diverse criticità, troppe anche per quella che, quando vuole o ci riesce, è ancora la squadra più forte d’Italia.
Poi sarà estate, tra un mercato che si annuncia quanto meno movimentato e le più che necessarie valutazioni che devono scaturire da quanto si è visto in questa stagione: gli infortuni, il percorso fatto, gli investimenti del club e le reali ambizioni per la squadra, l’allenatore, tutto. Perché salire in alto è difficile ma restarci lo è ancora di più, bisogna volerlo e anche tanto: la Roma è la Roma e ora è il momento di tornare a esserlo sempre.
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