Femminile, senza alcun equilibrio: col Milan sconfitta disastrosa
Le rossonere battono la Roma 3-2 in rimonta. La vetta è quasi un miraggio
Forti in attacco, ma non abbastanza, disattente in difesa, sempre troppo. La Roma va avanti, si fa rimontare due volte e poi cade in casa del Milan per 2-3, subendo un colpo probabilmente fatale alle speranze di Scudetto-ter e in un percorso in campionato nato male e continuato sempre tra alti e bassi. La Juventus ora è di nuovo a più 10, l’aritmetica non c’è, ma i valori in campo fanno pensare a quanto possa essere difficile che le bianconere lascino per strada 4 punti oltre a perdere quelli che saranno i due scontri diretti della Poule Scudetto. Proiezioni a parte, sta di fatto che la Roma non è più padrona del proprio destino e col ko di ieri diventa proibitivo pensare di tornare a esserlo.
Tante delle speranze perse ieri sono volate via a causa della prestazione del secondo tempo. Sì, perché nel primo la squadra di Spugna è stata brava a prendere il controllo del ritmo nonostante un campo in certi punti impresentabile. Nell’intensa prima mezz’ora di gioco le giallorosse hanno creato tanto pur concedendo delle opportunità sulla fascia destra, ma al 32’, all’ennesima ottima azione corale, Greggi si è inventata il gol dell’1-0 con un gran sinistro da fuori area. 4’ dopo però la prima doccia fredda: reazione rossonera con un’azione in velocità che ha portato Arrigoni a calciare dalla distanza e battere una disattenta Ceasar (in campo anche se non al meglio, e si è visto, con Kresche out per influenza) sul suo palo per l’1-1.
La Roma però ha saputo reagire e riproporsi in avanti e, mentre la difesa continuava a scricchiolare quando attaccata è arrivato il 2-1 a firma di Corelli su un’ottima sponda di Viens. Le cose si sono messe molto peggio al rientro dal tunnel degli spogliatoi per la ripresa: al 47’ Koivisto ha fatto 2-2 su una dormita generale e al 55’ è arrivato il terzo gol milanista firmato da Cernoia. Da lì le romaniste hanno perso quel minimo di equilibrio già vacillante che avevano mostrato fino a quel momento, totalmente riversate in avanti e poco precise sotto porta, correvano rischi enormi a ogni ripartenza delle ragazze di Bakker.
Ci hanno provato Glionna e Kuhl da subentrate, con quest’ultima che ha preso una traversa al 67’ e si è divorata il 3-3 al 94’, sciupando un pareggio che comunque non sarebbe bastato ma avrebbe quanto meno limitato i danni. La stessa Roma che una settimana fa aveva dominato la Juventus si è fatta rimontare due volte e non ha saputo pareggiare la voglia di prevalere delle avversarie, con la classica dose di sfortuna e infortuni che in questa stagione non è mai mancata. Ora la Coppa Italia, sperando che almeno da lì possano arrivare soddisfazioni.
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