Roma Femminile

Femminile, la forza di fare la Roma: Juve ko e speranza ancora viva

Bianconere travolte con merito, adesso è di nuovo -7 dalla vetta. Gol di Dragoni, poi Giugliano e Linari. Inutile l’1-1 momentaneo di Bonansea. Debutto per Kuhl

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
20 Gennaio 2025 - 08:00

La speranza è l’ultima a morire, ma spesso ci vuole una certa forza per tenerla viva. La stessa forza che la Roma ieri ha avuto nel travolgere la Juventus fino a ieri imbattuta per 3-1 nel diluvio di un Tre Fontane, spiegando ancora una volta il valore del Tricolore sul petto e dimostrando tutta la voglia di tenerlo sulla maglia giusta. 

Per non perdere troppo terreno dalla vetta serviva necessariamente una vittoria, le giallorosse lo sapevano e hanno approcciato alla sfida con una determinazione impressionante sbloccando il risultato dopo nemmeno tre minuti. La firma l’ha messa Giulia Dragoni, già match winner a Napoli in Coppa Italia e ora alla prima gioia in Serie A, un capolavoro di tecnica e tempismo a sfruttare l’ottimo lavoro di sponda di Viens e la poca aggressività della difesa juventina. Un primo tempo giocato sempre in avanti da parte della Roma, con la Juve che non riusciva a tenere il ritmo e ha creato solo due occasioni, una delle quali negata da un ottimo intervento di Kresche su Bonansea. Diverse invece le opportunità di raddoppio non capitalizzate dalle romaniste (tra cui una traversa di Viens), nonostante una Corelli titolare e ispiratissima e la chiara (e giusta) idea di giocarsi la sfida sui duelli individuali per guadagnare campo e costruire la propria manovra sugli esterni. 

A inizio ripresa è arrivato il più eclatante degli onnipresenti errori arbitrali, con Viens fermata per fuorigioco mentre andava da sola a tu per tu con Peyraud-Magnin, senza considerare che la canadese era partita dalla propria metà campo. Poi però le torinesi hanno alzato un po’ il baricentro e al 59’, complice una distrazione difensiva di Di Guglielmo e Kresche, Bonansea ha siglato l’1-1. In quel momento però la Roma si è ricordata come essere se stessa, ha sfruttato l’entusiasmo juventino per coglierne le fragilità difensive, ha mantenuto la sua aggressività e, a forza di insistere, ha costruito un’azione capolavoro al 71’ conclusa da Giugliano per il 2-1. A chiudere i conti un rigore di Linari 10’ dopo: lo ha tirato lei e non la numero 10 perché quest’ultima non era al meglio, ma soprattutto lo ha tirato dentro, abbattendo le speranze bianconere e dando forza a quella romanista per un campionato ancora aperto. 

Certo, sette punti di distacco restano tanti e le giallorosse non sono del tutto padrone del loro destino, ma dal Tre Fontane oggi è arrivato un messaggio chiaro: se lo Scudetto dovrà cambiare maglia, non sarà semplice strapparlo dalla loro. Sabato si gioca Juventus-Inter e le nerazzurre, attualmente seconde a quattro punti possono dare fastidio alla squadra di Canzi che, quanto meno, dopo ieri torna a sentire una pressione diversa e a sapere che la Roma c’è ed è viva. Da segnalare, il debutto di Kuhl nel corso della ripresa.

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