Roma Femminile

Femminile, super campionesse: tutto in mano nostra

Col trionfo di La Spezia la Roma è diventata la prima squadra nell’era del professionismo a detenere le tre competizioni domestiche insieme. Ora la Juve nel mirino

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
08 Gennaio 2025 - 08:00

Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana: tutto nelle mani della Roma. La squadra più forte del Paese che lo scorso anno ha dominato per una stagione intera e due giorni fa ha dato a La Spezia il via a un 2025 che può e deve servire per tornare al livello dell’annata passata. Nel 2023-24 il “triplete” domestico non è arrivato proprio per un ko in Supercoppa di un anno e un giorno fa a Cremona contro la Juventus, ma il successo contro la Fiorentina ha reso le giallorosse la prima squadra nell’era del professionismo a riuscire a detenere i tre trofei contemporaneamente. Un “record” importante per tantissimi motivi, soprattutto per il modo in cui la squadra di Spugna ha superato le toscane, andando oltre le assenze (tante e quasi tutte titolari), i tentativi di recupero e mettendo in campo una compattezza, una determinazione e una maturità che a volte dall’inizio del 2024-25 è mancata.

Semplicemente di più

Senza Ceasar, Di Guglielmo, Viens, Pilgrim e senza alternative per diversi ruoli, la squadra di Spugna si è dimostrata comunque in grado di superare nei 90’ una delle migliori forze del suo campionato, dettando il ritmo sin dall’inizio, riportandosi in vantaggio proprio nel momento migliore delle avversarie per poi chiudere il tutto con la forza del duro lavoro, della romanità, del romanismo e la prontezza di Alice Corelli. Poi le grandi prove di Kumagai (che a fine gara ha festeggiato tantissimo con i tifosi presenti, non è poco considerando quello che recita il suo palmarès), di una Hanshaw sempre più vicina alla forma ideale, di una Giacinti a tutto campo e inarrestabile di testa e tante altre individualità che nelle difficoltà hanno comunque saputo dimostrare che ancora, la Roma rispetto alle altre è semplicemente di più. Anche a ranghi ridotti in Italia ce n’è per poche se non per nessuna. La musica cambia quando si va in Europa, ma lì serviranno tempo, progettualità e tanti  (ma tanti) investimenti per arrivare a potersela giocare con superpotenze come Lione o Wolfsburg senza sperare in miracoli.

Punto di ripartenza

Resta il fatto che arrivare ad alzare un trofeo con tutte queste forze ritrovate, con risorse “vecchie” e nuove, può e deve ridare alla squadra quelle certezze che hanno inevitabilmente vacillato in un inizio stagionale claudicante, come raccontano i sette punti di distacco dalla Juventus in campionato. Le bianconere sono, ancora una volta, l’unica forza in grado di far vacillare il dominio giallorosso ma il campionato è ancora lungo, considerando regular season e Poule Scudetto ci sono ancora tre scontri diretti da giocare e una storia tutta da scrivere perché tutto sia, di nuovo, in mano alla Roma.

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