Femminile, Spugna: "Vogliamo chiudere a nove punti. Quanto fatto fino ad oggi non è da buttare"
Il tecnico giallorosso interviene in conferenza alla vigilia della gara contro il Galatasaray, valevole l'ultima giornata dei gironi della Women's Champions League
Il tecnico della Roma Femminile Alessandro Spugna interviene in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Galatasaray, valevole l'ultima giornata dei gironi della Women's Champions League.
Di seguito le sue dichiarazioni:
Che fisionomia di squadra dobbiamo attenderci per la gara di domani? C'è qualche rammarico o partita che avrebbe voluto rigiocare?
"Il rammarico è quello di non aver avuto la rosa al completo. In partite come quelle di Wolfbsurg e Lione avevamo bisogno della rosa al massimo. Ai quarti di finale ci vanno le migliori 8, per quanto riguarda la partita di domani vogliamo fare bene per il ranking e per concludere il girone bene a nove punti, perché al di là della delusione, vuol dire chiudere il girone con il massimo che volevamo fare".
C'è un dato particolare: cinque partite e solo un cartellino giallo, è mancata un po' di cattiveria?
"Mi hai sentito forse nello spogliatoio sabato. Forse ci manca un po' per caratteristiche ma non è solo quello che ci penalizza soprattutto in campo europeo. Se prendo la partita con il Wolfsburg, loro nella partita di ritorno in questo ci possono insegnare qualcosa. Noi dobbiamo migliorare questo aspetto ma non è una questione di cartellino giallo, è di interpretare la partita catterialmente e a livello emotivo. Fa parte della crescita e del percorso che dobbiamo fare, dobbiamo alzare l'asticella".
Un anno dopo siamo a parlare di una squadra che esce ai gironi, con una Roma a sette punti dalla Juventus, con delle infortunate che non riescono a recuperare e poco brillante. Visto il percorso, c'è qualcuno che ha delle colpe?
"Penso che quando vinci i meriti vanno divisi tra tutti e quando le cose non vanno bene è questione di responsabilità che vanno divise tra me per primo, calciatrici e staff. Ma è normale questo. La stagione per noi non è iniziata benissimo con gli infortuni di due calciatrici di Lukasova e Valdezate. L'arrivo di alcuni calciatrici, soprattutto quelle delle olimpiadi, non ti permette di iniziare la stagione con la tua idea e devi rincorrere una condizione che non arriva. Viens e Pilgrim non le abbiamo mai avute nella miglior condizione, Haavi si fa male. Ci sono una serie di condizioni che ti trascini.
Stiamo faticando a recuperare delle calciatrici. Speriamo dal 27, quando riprenderemo gli allenamenti, di avere un gruppo su cui contare, ma penso che questo sia un gruppo che si è giocato la qualificazione in un girone difficilissimo. Lione e Wolfsburg sono di un altro spessore in questo momento, in campionato invece siamo lì. La Juve sta facendo un percorso netto, ma c'è una poule scudetto ancora da giocare, siamo in linea per quello che ci è successo, poi qualche calciatrice poteva performare di più, è vero, ma quello che è stato fino ad oggi non è da buttare, anzi. Oggi se non hai 23-24 calciatrici diventa difficile e quasi impossibile giocare in Champions. Guardate le formazioni di Wolfsburg, Barcellona: quando giocano in campionato hanno un'altra formazione. Anche la preparazione della partita diventa differente perché non hai mai una settimana piena per preparare le partite".
Ci ha sempre parlato della Champions come una competizione che le dà delle indicazioni. Quanto è cresciuta la Roma in ambito europeo? Domani recupererà qualcuna?
"Il Gap con queste squadre c'è ed è inevitabile, oltre alle 8 che vanno ai quarti dobbiamo aggiungere qualche squadra che non ci è arrivata, tipo il PSG e il Manchester United. Il Leverkusen, l'Atletico Madrid. Queste sono squadre che hanno ancora una differenza con noi, che dobbiamo correre un pochino per arrivare a quel livello ma è un percorso posititvo, siamo state in partita a Lione e a Wolfsburg. Quando abbiamo fatto gol con il Lione ho detto che avevamo segnato troppo presto, avremmo dovuto fare quell'azione lì al 93'. Loro sono squadre costruite per arrivare in fondo alla competizione e quando le incontri all'inizio non è facile affrontarle. Se domani chiudiamo a nove punti abbiamo fatto un percorso di un certo tipo. Anche la Juventus ha avuto delle difficoltà, non dobbiamo illudere nessuno ma a volte ho la sensazione che magari non so se si è pensato che si è cresciute troppo in fretta e si pensava di poter colmare un gap in Europa. Anche loro crescono, è difficile raggiungerle. Dobbiamo lavorare e mettere insieme calciatrici. Domani non recuperiamo nessuna ed è il caso di averle per il 27".
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