Femminile, Dragoni: "È bastata una telefonata per farmi capire che Roma era la scelta giusta"
La calciatrice giallorossa ha rilasciato un'intervista in cui ha parlato del suo approdo in giallorosso e della sua esperienza nella Capitale fino a questo momento
Giulia Dragoni è intervenuta ai microfoni di Tuttosport, in cui ha parlato anche del suo approdo in giallorosso e della sua esperienza alla Roma fino a questo momento.
Di seguito una parte delle sue dichiarazioni:
È ancora molto giovane e lo era ancora di più quando a gennaio 2023 ha lasciato l’Italia per rispondere alla chiamata del Barcellona. Cosa le ha dato, sul piano personale, questa esperienza?
"All’inizio è stato emozionante lasciare casa, affrontando tutto con la spensieratezza di una ragazza di 16 anni che si trasferisce in un convitto e si sente libera dal “controllo” dei genitori. Poi è arrivato il Mondiale in Nuova Zelanda, che ha prolungato il tempo lontano da casa, e lì ho vissuto un momento più complesso. In quel periodo ho iniziato a riflettere su ciò che conta davvero nella vita, come la salute e la famiglia. Quando sono tornata, ci è voluto un po’ per ritrovare l’equilibrio giusto".
Può raccontarci come ha iniziato a giocare a calcio?
"Mio papà inizialmente cercava di far appassionare mio fratello al calcio, ma per lui era solo un passatempo. Così ho iniziato io a usare le attrezzature che aveva comprato per lui, e poi sono diventate esclusivamente mie. I miei primi allenamenti li ho fatti in casa, e a 5 anni ho iniziato con una squadra maschile, la Scarioni. Da lì è partito tutto: ho giocato anche con il Cimiano e la Pro Sesto, prima di approdare all’Inter, da dove poi mi ha chiamata il Barcellona".
Questa estate è arrivata l’opportunità della Roma, in prestito per un anno. Cosa l’ha convinta?
"Appena ho terminato la telefonata ho detto: "Voglio andare lì". È bastata una chiamata per farmi capire che era la scelta giusta. Mi hanno dimostrato subito grande interesse, e questo ha fatto la differenza. Ora posso dire di aver fatto bene, ho trovato un ambiente eccezionale. Questa non è una squadra qualunque e non solo per i due scudetti consecutivi. Qui compagne, staff e tifosi ti fanno sentire un forte senso di appartenenza a questi colori. La squadra mi ha accolto benissimo e vorrei che anche le mie compagne sentissero un po’ loro questo premio".
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