In qualche modo più forti: la Roma Femminile stende la Fiorentina, decide Greggi
Con la perla di "Giadina" arriva un successo di misura importante per la classifica dopo una gara equilibrata. Ma per la Champions serve ben altro
Un gol a inizio partita di Greggi e tre punti pesanti in tasca: comunque vada e in ogni modo, la Roma è ancora più forte della Fiorentina. Non che fosse tanto in dubbio, ma nel girone d’andata di Serie A che si è chiuso ieri, vedere la Viola tallonare la Juventus e le bi-campionesse romaniste galleggiare in zona quarto posto poteva aver fatto tremare qualche certezza. Ieri al Tre Fontane ha parlato il campo, teatro di una gara equilibrata in cui hanno inciso i momenti di forma delle due rose, gli errori arbitrali (manca un rigore nel primo tempo alle toscane) e la capacità delle squadre di gestire le difficoltà.
Partenza sprint
Consapevole di dover affrontare un’avversaria in forma, la Roma è entrata in campo nel modo giusto, determinata a ristabilire le gerarchie e dominare il gioco. Nove minuti riversata in avanti prima di trovare il gol che ha deciso la partita: Greggi ha sfruttato la sponda al limite dell’area di Giacinti per inventarsi un destro preciso a incrociare. 1-0 Roma e seconda perla in tre giorni dopo la Coppa Italia per “Giadina”, una risorsa in continua crescita di questa squadra, tra grinta e qualità nei piedi. La rete decisiva è arrivata presto, ma il risultato finale è quasi un caso: soltanto per quanto successo nel primo tempo se la partita fosse stata sul 3-1 al 45’, o anche in parità per il solo parziale della ripresa non avrebbe “offeso” nessuna delle due squadre. La Roma ha creato tanto sin dal 1’, ma dopo il vantaggio ha sprecato almeno tre nitide palle gol con Giacinti e Viens senza battere Fiskerstrand e confermando l’atavica mancanza di cinismo che la caratterizza. Contestualmente però le giallorosse hanno tenuto alta l’attenzione sulle ripartenze della Viola, tanto da concedere soltanto una conclusione nello specchio in tutti i 90’. La Fiorentina un gol lo avrebbe anche meritato, considerando il rigore non concessole dall’arbitro Djurdjevic al 28’ (non è stato il solo errore della sua condotta arbitrale) e che nei secondi 45’ ha avuto il dominio del campo e vigore offensivo sulle ali dell’ex romanista Bonfantini, con la Roma più bassa del solito a tentare di gestire il risultato e le energie (forse con la testa già un po’ al Lione). Una partita più giallorossa nel primo tempo, più viola nella ripresa, una partita anche da pareggio, ma comunque una partita vinta dalla Roma, con tanto di brivido per una ripartenza folle concessa alle toscane al 94’ ma conclusa in un nulla di fatto.
Dimensione europea
Tre punti, terzo posto in classifica e continuità ritrovata: ieri le romaniste si sono prese ciò di cui avevano davvero bisogno pur non eccellendo, ma c’è la consapevolezza che contro il Lione una gara così potrebbe non bastare a fare punti. Mercoledì sera al Tre Fontane, con le francesi oltre a Pilgrim è molto probabile che sia assente Dragoni per un risentimento muscolare, quindi, non bastasse il livello delle avversarie, ci sarà anche da far fronte a dei cambi limitati. Servirà sfruttare quello che si crea (come fatto col Wolfsburg) e tenere la solidità difensiva delle ultime settimane. Servirà una vera impresa.
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