Roma Femminile, l'imprescindibile Haavi: numeri da top...e da rinnovo
La norvegese contro la Samp si è sbloccata anche in Serie A. Da quando è arrivata, è l'esterna offensiva più prolifica del nostro campionato. Perno fondamentale
C'è un motivo se la Roma sta trattando il rinnovo con Emilie Haavi, ce ne sono tanti, a dirla tutta. Ufficializzata in giallorosso dieci giorni prima di Natale nel 2021, si è portata sulle spalle il bagaglio di un'esperienza pluriennale da capitana del Kvinner in Norvegia con tre campionati vinti e alla seconda presenza da titolare in A ha segnato il gol vittoria in casa del Napoli districando una partita bloccata sullo 0-0 fino al 79'. Ha chiuso la sua prima mezza stagione nel campionato italiano dando una spinta importante verso il secondo posto valso la Champions con tre reti e tre assist in sei presenze, facendo percepire sin da subito la sua importanza in giallorosso.
???? 2023-24
— AS Roma Femminile ???????? ???? (@ASRomaFemminile) October 12, 2024
✌️Juventus-Roma 1-3
⚽️ Giugliano, Haavi, Viens#ASRomaFemminile pic.twitter.com/ldVt51xNVH
Un impatto immediato, che si è ripetuto costantemente nel tempo a livelli di eccellenza. Parlano i numeri: da quando ha debuttato in A ha messo a referto 15 gol e 19 assist, l'esterna offensiva più prolifica di tutta la lega. Nello stesso periodo solo in tre hanno avuto un rendimento simile, la fantasista tuttofare oggi alla Fiorentina Boquete (23 gol e 19 assist), la mezzala juventina Caruso (20 gol e 19 assist) e un'altra romanista come Manuela Giugliano (22 gol e 15 assist), semplicemente la miglior centrocampistas italiana in circolazione. Numeri che raccontano continuità e valore, ma che non posso spiegare in toto la centralità di Haavi nel bi-scudettato progetto romanista. Spugna raramente rinuncia a schierarla, a volte chiedendole anche qualche sforzo in più, perché rappresenta chiaramente una delle armi più importanti del suo arsenale, a volte la più importante, perché capace di accendere una prestazione, una partita o anche solo un tabellone del risultato anche nelle gare in cui non gira nulla, in cui la Roma non "fa la Roma". Esperta, aggressiva e determinata, ha saputo col tempo ampliare il suo bagaglio tecnico e di manovre offensive, con il suo classico convergere di forza dalla fascia sinistra, alternato al prendere il fondo per regalare assist alle compagne. All'occorenza gioca anche a destra ma spesso è il primo sfogo in attacco per le compagne, quella che permette di tenere alto il ritmo ance quando non mette il proprio nome a referto. Stanca letteralmente le difese avversarie: nell'ultimo anno solare, disturbato da qualche problema fisico, ha creato una media di 5.04 azioni da tiro a partita, meglio del 90% delle colleghe nelle 9 leghe più importanti (dati fbref) ed è la seconda migliore in questo campionato dopo Vero Boquete per la stessa statistica. Quarto posto per lei negli expected assist, dato che sarebbe stato ben differente alla luce di una migliore capacità realizzativa delle compagne d'attacco. Un treno, insomma.
"Sono abbastanza contenta, anche se potevo fare più gol e più assist": lo ha detto poco dopo aver vinto il secondo Scudetto consecutivo, quando ancora aveva la medaglia al collo al termine della gara casalinga contro la Fiorentina dello scorso 19 maggio (antipasto poi del successivo trionfo in Coppa Italia). Emilie Haavi per la Roma è anche questo, mentalità costantemente diretta all'obiettivo, ogni partita e ogni allenamento, dentro e fuori dal campo, con la voglia di alzare sempre il livello. Ha contribuito a farlo in giallorosso e si sta accendendo anche in questa annata: in Champions contro il Galatasaray, da subentrata a inizio ripresa ha inventato due perle (un gol e un assist) nell'arco di 10' dopo che la squadra aveva fallito una valanga di occasioni nonostante il 2-0 già accumulato. Domenica contro la Samp si è sbloccata anche in campionato (gol dell'1-0 e assist per Viens con la complicità della difesa avversaria), sta pian piano trovando lo stato di forma ideale dopo un inizio claudicante a livello fisico per tutto il gruppo. C'è un motivo se la Roma sta trattando il rinnovo del contratto in scadenza il prossimo giugno con la classe '92, anzi, ce ne sono tanti.
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