Un altro passo falso: cercasi la vera Roma
Con il Sassuolo è solo 1-1. Serve una sveglia in vista Champions
Confusione, poche incisività e fluidità e, soprattutto, zero vittorie dopo due partite: cercasi la vera Roma. Le bi-campionesse d’Italia steccano di nuovo e dopo il pareggio nel derby a Formello non vanno oltre l’1-1 nemmeno in casa contro il Sassuolo, che fa meritatamente un punto al Tre Fontane per la prima volta nella sua storia. La Roma schierata a tre con Cissoko all’esordio da titolare cerca di tenere la linea alta ma soffre la pressione di un Sassuolo molto attento e reattivo. Dopo una prima fase di studio a sbloccare la sfida è una perla di Giugliano su punizione al 15’. La gioia per la prima rete stagionale della numero 10 e il primo gol in casa è spenta pochi secondi dopo da un gran destro di Clelland dalla distanza, con la complicità di Ceasar non attentissima.
Le giallorosse non brillano, anzi faticano ad andare con continuità in avanti e a servire le due centravanti Viens e Giacinti e mancano di precisione in fase di impostazione, mentre le neroverdi cercano di approfittare con aggressività di ogni errore.Il primo tempo si chiude con una traversa scheggiata dalle romaniste sugli sviluppi di un angolo dopo delle opportunità non sfruttate dalle neroverdi. La musica cambia poco nel secondo tempo nonostante l’inserimento di Dragoni per Cissoko, tornando a un assetto a quattro con Giugliano alle spalle di Giacinti e Glionna (entrata al posto di Viens), ma le giallorosse non trovano continuità offensiva. Sembra un misto di ritardo di condizione fisica, che incide visibilmente sulla lotta sulle seconde palle ma anche sulle scelte tecniche anche delle calciatrici più esperte e di qualità, e una seria confusione dal punto di vista tattico. Con il rombo a centrocampo la squadra continua a non girare, a meno di spunti individuali di Haavi (entrata soltanto negli ultimi 15’ perché non al meglio fisicamente), Giugliano o Dragoni, le idee sembrano davvero poche e mal realizzate. Ceasar si rende protagonista di interventi importanti anche in una ripresa che le giallorosse provano a chiudere in avanti con un 4-3-3 più farraginoso del solito, con il Sassuolo che tiene botta con un’ottima prova difensiva e l’arbitro Castellone che sbaglia praticamente tutto da una parte e dall’altra. Finisce 1-1, con un colloquio al centro del campo tra squadra e allenatore dopo il triplice fischio, prima dell’affettuoso abbraccio del Tre Fontane. I romanisti ci sono sempre, anche ieri in oltre 1.500, e non voltano le spalle a una squadra che fino allo scorso anno li ha fatti sognare e non deve certo abbassare le proprie aspettative per un inizio claudicante. C’è anche da dire però che la via va ritrovata presto, perché mercoledì c’è l’andata del preliminare di Champions contro il Servette e, se la prestazione dovesse assomigliare a quelle finora viste in Serie A, c’è ben poco per cui stare tranquilli. Serve subito una sveglia, sprazzi di vera Roma.
Intanto pessime notizie dall’infermeria: si teme una lesione del crociato per Lukasova e, col mercato chiuso ieri, l’unica opzione è quella di andare a prendere una svincolata di livello, impresa piuttosto ardua ma altrettanto importante.
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