Roma Femminile

Femminile, una sconfitta indolore con la testa alla coppa

Roma ko 1-3 in casa Juve. Punti di consolazione per le bianconere

Alessandro Spugna, allenatore della Roma Femminile

Alessandro Spugna, allenatore della Roma Femminile (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
14 Maggio 2024 - 15:00

Una sconfitta indolore con la testa e le gambe già alla finale di Coppa Italia, come è normale che sia. La Roma ha perso 3-1 a Biella contro la Juventus nella penultima giornata di un campionato che è finito da tempo e che ormai per le giallorosse rappresenta poco di più che la possibilità di sperimentare e recuperare le energie verso il 24 maggio, l’ultimo vero impegno della stagione.
Le bianconere hanno iniziato meglio la sfida, giovando del 3-5-2 scelto da Beruatto (ad interim aspettando l’arrivo di Canzi che ieri era in tribuna) che ha dato più libertà a Cantore in attacco, tanto da farle realizzare una doppietta. La sua prima firma è arrivata dopo solo 6’ su un pallone filtrante non gestito con grande attenzione da Linari e Minami con la 9 bianconera abile a battere Ceasar. Nel corso di tutto il primo tempo la Roma ha cercato di far circolare rapidamente il pallone ma il possesso si è rivelato spesso sterile, con le padrone di casa  che  in pressing andavano a dare fastidio alla costruzione della manovra romanista, spesso imprecisa e poco propositiva. Mentre la Juve creava con più determinazione, intorno al 30’ un’opportunità importante per parte, prima una grande azione corale romanista terminata con un colpo di testa di Giacinti fuori di poco, poi una traversa colpita da Grosso. Da segnalre l’uscita anticipata di Glionna: al 40’ ha sentito un fastidio al quadricipite della gamba destra (nulla di preoccupante) ed è stata sostituita da Haavi. In concomitanza con l’ingresso della norvegese nella fase finale dei primi 45’ la squadar di Spugna ha leggermente alzato il ritmo, tanto da arrivare al pareggio nelle prime battute della ripresa. Ci ha pensato Viens con la quarta firma nelle ultime tre sfide, la 12ª del suo grande campionato, dopo un buon lavoro in area di rigore al 49’. Con le squadre più lunghe e le difese non esattamente rocciose, sono aumentate le opportunità da una parte e dall’altra: al 57’ Viens ha sfiorato la doppietta in girata venendo fermata solo dal palo e al 62’ Cantore ha trovato il 2-1 ripartendo bene dopo aver scartato Linari. L’ingresso di Giugliano ha ridato vigore a una Roma un po’ stanca e la numeero 10 ha sfiorato il pari all’80’, poco prima  di un miracolo di Ceasar su Beerensteyn. Al 96’ poi, proprio su assist di Beerensteyn, Echegini ha chiuso i conti e la sfida sul 3-1 per la Juve. 


Una vittoria di consolazione per le bianconere che avevano perso in tutti i tre precedenti in campionato, un ko che non allarma le giallorosse. Seppure ancora da limare, la solidità difensiva è aumentata rispetto alle gare con Sassuolo e Inter (comunque insignificanti per la classifica) e, a parte il problemino per Glionna, si lavora per recuperare le forze a pieno per le gare che contano davvero. Tra una settimana la sfida di A contro la Fiorentina per alzare la coppa in un Tre Fontane che si preannuncia tutto esaurito: un’occasione per ritrovare il ritmo giusto e sfidare la Viola come “antipasto” della finale di Cesena. 

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