Femminile, Spugna: "Dovevamo chiuderla, ma abbiamo vinto meritatamente"
Il tecnico giallorosso ha parlato in seguito all'1-0 contro la Fiorentina: "Ceasar è stata molto brava nel finale. Nel secondo tempo è subentrata la stanchezza"
Alessandro Spugna ha parlato dopo la vittoria contro la Fiorentina nell'ultima sfida della regular season: di seguito le parole del tecnico.
Partita difficilissima, ma la Roma porta a casa i tre punti, meritatamente per quanto ha prodotto.
"Sì, meritatamente per quanto ha prodotto. È chiaro che poi queste partite vanno chiuse, perché le occasioni ci sono state. Non parlo solo di situazioni favorevoli, ma di chiare occasioni da gol. Partite come queste non puoi pensare di portarle sempre a casa così: le devi chiudere, quando hai la possibilità. Oggi è stata molto brava Camelia (Ceasar, ndr) nel finale, su due situazioni pericolose. Finiamo con dodici punti di vantaggio sulla Fiorentina, che è una squadra molto forte, e probabilmente otto o qualcosa di più sulla Juventus. È sicuramente un buon margine, però è ancora tutto da conquistare".
Quali sono state le difficoltà maggiori in questa sfida?
"Probabilmente, la Fiorentina stessa. Nel primo tempo, credo che abbiamo avuto il dominio totale della partita, abbiamo avuto diverse situazioni favorevoli, siamo andate una decina di volte nell'area di rigore. Quindi, anche lì avremmo potuto fare più gol. Nel secondo tempo, forse è subentrata un po' di stanchezza. Loro hanno alzato un po' la pressione, hanno calciato qualche palla in avanti, ci hanno messo un po' in difficoltà. Però, in tutto questo abbiamo avuto le possibilità per chiuderla, e avremmo dovuto farlo".
Lo stop per le nazionali arriva nel momento giusto?
"Sì, il problema è che quasi tutte partiranno per le nazionali. Non sarà quindi tanto uno stop per loro, quanto per noi dello staff tecnico. Ma è chiaro che con lo stop non si pensa troppo al campionato, andando a fare altro e liberando così un po' la testa da questi impegni, che per noi sono stati tantissimi. Giocare ogni tre giorni non è certamente semplice".
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