Punti di ripartenza
La Roma supera il ko in Supercoppa con un netto 3-0 sul Pomigliano. Segnano Viens, Feiersinger nei primi 45’ e Haavi nella ripresa. Oltre 1.000 romanisti sugli spalti
La Roma torna a fare la Roma, torna a dominare e prova anche qualcosa di più o meno nuovo dal punto di vista tattico. Al Tre Fontane contro il Pomigliano le giallorosse passano con un facile 3-0 che rispecchia la nettissima superiorità tecnica rispetto all’avversario e vale il dodicesimo successo in altrettante gare di campionato, nonché il primo di un 2024 che era iniziato col ko in Supercoppa contro la Juventus.
Contro la squadra campana, Spugna è tornato a schierare le sue con un 3-5-2 che vive in funzione di due parole chiave: ampiezza e circolazione. La spinta sulle fasce di Di Guglielmo a destra e Haavi a sinistra, doveva essere il fattore principale per arrivare a schiacciare le avversarie nella propria area di rigore per poi riuscire a colpire. Questo è accaduto sin dal 1’ e, al netto di qualche fase di adattamento, le romaniste sono riuscite a mettere subito in chiaro le cose, sfiorando il vantaggio con Bartoli (ieri schierata come centrale difensivo) al 10’ e sbloccando il risultato all’11’. Protagonista Viens che ha preso palla sulla trequarti a sinistra, è rientrata verso il centro e poi ha calciato sul secondo palo trovando l’1-0 e il sesto gol personale in campionato. La perfetta espressione del 3-5-2 è rappresentata dal raddoppio firmato da Feiersinger dopo una lunga manovra avvolgente dalla sinistra alla destra, fascia da cui Di Guglielmo (tra le migliori ieri) ha messo al centro per l’austriaca che non ha sbagliato da dentro l’area).
Il calore nel freddo
Prima di chiudere il primo tempo la Roma ha colpito due pali con Viens e Haavi, la stessa norvegese che al 7’ della ripresa ha messo il punto esclamativo sulla sfida. Sugli sviluppi di un angolo la numero 11 ha colpito di prima col sinistro un pallone che si è infilato alle spalle di Gavillet. 3-0 e partita in ghiaccio, un po’ come gli oltre mille romanisti presenti sugli spalti che, nonostante il freddo, hanno scaldato continuamente l’atmosfera facendo sentire il loro supporto alle campionesse d’Italia senza fermarsi mai. Verso il finale di gara è arrivato anche il terzo legno da una conclusione di Glionna e un evidente tocco di mano in area di rigore del Pomigliano che il direttore di gara havisto ma erroneamente valutato come “attaccato al corpo”.
Tre gol e tre punti con la difesa a tre, la Juve che torna a meno sei in classifica (ieri hanno battuto il Milan per 2-1) e comunque alcuni aspetti da migliorare tra tattica e incisività. Le giallorosse hanno calciato 25 volte, 9 di cui in porta trovando “solo” tre gol: resta da implementare il cinismo sotto porta per quando gli avversari saranno più “probanti” e solidi difensivamente. Un miglioramento su cui Spugna lavora da tempo anche in vista della serie di impegni ravvicinati, intanto però era importante tornare a vincere e la Roma l’ha fatto .
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