Giugliano: "Vivere quotidianamente una stagione del genere è stato fantastico"
La classe '97: "Vestire la maglia della Nazionale è il sogno di tutte le ragazze che iniziano a giocare a calcio. Totti? Ci siamo promessi di andare a pranzo insieme"
Manuela Giugliano è stata protagonista di una stagione a dir poco fantastica in maglia giallorossa e, a breve, partirà con la Nazionale Femminile alla volta dei Mondiali.
Nelle ultime ore, la calciatrice classe '97 ha rilasciato un'intervista a Cronache di Spogliatoio in cui parla dei suoi primi passi nel mondo del calcio, dell'ultima stagione con la Roma, dell'esperienza in azzurro e dei suoi riti prepartita.
Di seguito le sue parole:
Sulla passione per il calcio.
"La mia passione per il calcio nasce nella pancia di mamma. Continuavo a scalciare; le ho fatto passare le pene dell’inferno. Mio padre e mio fratello, ex calciatori, mi hanno convinto a provare. Quando ero piccolina, 5-6 anni, giocavo insieme a loro nel campetto vicino a casa».
Sull'esperienza in Sardegna, alla Torres.
"Era la mia prima esperienza fuori casa. Mi sono realizzata, come calciatrice e come persona, in quell’anno lì".
Sulla sua prima convocazione in Nazionale maggiore raggiunta quell'anno.
«Ricordo, come se fosse oggi, quel momento. Una gioia immensa; il traguardo più importante per una calciatrice. Io mi aspettavo di fare tutta la trafila giovanile e quella chiamata fu una grande, piacevole, sorpresa. Vestire questa maglia è un motivo d’orgoglio immenso. È il sogno di tutte le ragazze che iniziano a giocare a calcio".
Sul Mondiale francese del 2019 e sull'evoluzione del movimento del calcio femminile.
"Quel mondiale è stata un’esperienza fantastica. Siamo riuscite a portare, a tutto il movimento femminile italiano, una visibilità senza precedenti. Abbiamo fatto appassionare tante persone che inizialmente erano scettiche. Quest’anno voglio fare il possibile per fare ancora meglio; darò tutta me stessa per aiutare le mie compagne a raggiungere un traguardo storico. Sicuramente oggi le ragazze che sognano di giocare a calcio hanno più possibilità. Io ho vissuto l’evoluzione del movimento femminile sulla mia pelle: sono passata da avere un campetto pieno di buche, con spogliatoi sottoterra, ad avere un campo perfetto, un posto col mio nome e un comodo sedile in pelle. Ricordo che inizialmente avevo un solo mister che faceva tutto; oggi, a volte, sono di più i componenti dello staff, rispetto a noi calciatrici".
Sulla sua stagione a Roma.
"Vivere quotidianamente, fianco a fianco con le mie compagne, una stagione del genere è stato fantastico. È stato un motivo d’orgoglio e una liberazione a livello personale. L'obiettivo per il prossimo anno è vincere il triplete a Roma. Semplice no?".
Sulla 10 e sul paragone con Totti.
"Dopo la vittoria del campionato mi ha scritto un messaggio per farmi i complimenti. Sono rimasta a bocca aperta. Non potevo crederci; Francesco è da sempre uno dei miei idoli. Ci siamo promessi di andare a pranzo insieme".
Sui quasi 40mila i tifosi presenti sugli spalti dell’Olimpico.
"Non era mai successo prima. Ci ha fatto capire di aver realizzato grandi cose e allo stesso tempo, ci ha reso consapevoli del lavoro che ancora c’è da fare. È stata un’esperienza unica e un grande passo in avanti per tutto il movimento. Rispetto alle altre nazioni siamo ancora indietro, soprattutto a livello di infrastrutture e riguardo al modo, in cui i club stessi, vedono il calcio femminile".
Sui riti prepartita.
"La Roma ha realizzato una clip, di dieci minuti, dedicata ai riti miei e di Valentina Giacinti. Comprendono molti momenti delle fasi preparatorie delle partite; a partire dal ritiro fino a pochi minuti prima dell’ingresso in campo. Anche in Nazionale, quando facciamo le riunioni tattiche, devo sempre avere alla mia destra Valentina Cernoia. Quando non è convocata, lascio la sedia libera e non faccio sedere nessuno".
© RIPRODUZIONE RISERVATA