Roma Femminile

È caccia al triplete: l'ultimo ostacolo è ancora juventino

Si disputa l’ultimo atto di un’annata straordinaria. Alle 16.30 Roma, all'Arechi di Salerni, in campo per la finale di Coppa, dopo la Supercoppa e lo Scudetto

Il tecnico della Roma Femminile, Alessandro Spugna

Il tecnico della Roma Femminile, Alessandro Spugna (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Leonardo Frenquelli
04 Giugno 2023 - 09:44

Dall’Arezzo al Milan, passando per una Supercoppa vinta, uno Scudetto conquistato e un sorprendente percorso in Champions League all’anno del debutto. La Coppa Italia  è l’ultimo trofeo che la stagione mette a disposizione e la Roma oggi si gioca l’ultima sfida del 2022-23 per portarlo a casa per la seconda volta nella sua storia e certificare il dominio assoluto nel panorama del calcio italiano. Tripletta in italiano, “triplete”in spagnolo, o “treble” in inglese: in qualsiasi lingua si legga descrive una superiorità che le giallorosse hanno portato avanti per tutto l’anno, messa in dubbio solo saltuariamente in occasione degli scontri diretti con la Juventus. Affrontare le bianconere oggi alle 16.30 all’Arechi di Salerno in quello che è il sesto confronto stagionale tra le due formazioni (tre vittorie per la squadra di Montemurro e due per le giallorosse), è davvero l’opportunità di chiudere un cerchio nel migliore dei modi.

La squadra di Spugna ha svolto ieri mattina la rifinitura e poi è partita per Salerno, poi la conferenza stampa del tecnico con Andressa e il giro di campo per prendere confidenza col teatro della finale odierna. Per la gara con la Juve la Roma ha a disposizione tutte le sue effettive e ci si può aspettare il rodato 4-2-3-1 che ha permesso di dominare il campionato: Ceasar tra i pali, Bartoli e una tra Minamni e Di Guglielmo da terzini con Linari e Wenninger in coppia al centro della difesa; a centrocampo Giugliano con Greggi al suo fianco, tenuta quasi completamente a riposo nelle ultime gare di Serie A perché potesse essere al meglio in vista di questo ultimo atto. Con Losada che partirà dalla panchina, sulla destra della trequarti si giocano una maglia da titolare Glionna e Serturini, mentre al centro ci sarà la solita Andressa, con Haavi inamovibile a sinistra e Giacinti unica punta a fare da riferimento offensivo dopo essere stata la miglior marcatrice della Roma in tutte le competizioni oltre che già determinante (insieme a Ceasar nei rigori)  nella vittoria in Supercoppa di novembre.
«Per noi questa finale è importante perchè abbiamo sempre alzato trofei», ha detto la juventina Sara Gama in conferenza stampa, mentre l’obiettivo romanista è proprio quello di lasciare a bocca asciutta le torinesi per la prima volta da  quando esistono.

Anche Montemurro non deve fronteggiare assenze importanti eccezion fatta per  Rosucci e può puntare sull’undici di partenza ideale: Peyraud-Magnin in porta, difesa a quattro con Gama, Lenzini, Salvai e Boattin, Caruso, Gunnarsdottir e Grosso in mediana alle spalle del tridente Bonansea-Girelli-Berensteyn. La solita Juventus contro la solita Roma, due squadre che si conosco bene e da anni si contendono la supremazia nazionale e sono pronte a farlo di nuovo, considerando che l’ultimo faccia a faccia, il 5-2 bianconero in A ha un valore molto relativo se non nullo viste le forze risparmiate quel giorno.
La partita di oggi (in diretta tv su La 7, in streaming su Timvision e su JTV su Dazn) rappresenta davvero un potenziale ed ennesimo passo importante verso il dominio giallorosso.

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