La Roma, il cuore, il trofeo
I gol di Bartoli e Haug rimontano l’Inter, poi la premiazione Scudetto e la festa con i romanisti. Un abbraccio enorme per un campionato da record
Un’altra giornata storica, cominciata con la passerella d’onore e finita con la festa insieme ai romanisti. Ieri la Roma Femminile è scesa in campo per la penultima giornata della Serie A Timvision e ha battuto l’Inter in rimonta nella 150ª gara della sua storia e la squadra di Guarino ha accolto Bartoli e compagne all’ingresso in campo con una passerella di tributo per chi ha dominato in lungo e in largo in Italia in tutta l’annata. Anche se il risultato sul campo contava relativamente poco, la squadra di Spugna ha rimesso in piedi una sfida complicata, iniziata con un primo tempo con qualche errore di troppo in cui non si è visto il solito controllo territoriale delle neo campionesse italiane ma comunque c’è stata la creazione di diverse palle gol per le attaccanti. L’Inter ha colpito un palo al 38’ con Fordos e nel resto della gara ha cercato di pungere in contropiede con la velocissima Chawinga, che è ciò che è successo al 63’ con la miglior marcatrice di questo campionato che non ha perdonato una linea difensiva romanista troppo alta e battuto Ceasar a tu per tu. La risposta romanista è arrivata 10’ dopo con Bartoli che ha battuto Durante sfruttando la respinta di una conclusione di Giacinti al termine di una splendida azione corale sulla sinistra. L’ultima gara casalinga della Roma non poteva non essere una vittoria: nei minuti di recupero della ripresa, l’ennesimo colpo di testa vincente di Haug su cross di Haavi è valso tre punti e il boato del Tre Fontane. Poi è iniziata, di nuovo, la festa Scudetto.
"Come una favola"
Una festa che è partita col saluto dei romanisti a Wenninger, con il club che le ha donato una targa e lei che ha ringraziato con qualche parola in italiano non nascondendo la forte emozione per il vicino addio ai colori giallorossi e al calcio giocato. Il Tre Fontane e le sue compagne l’hanno abbracciata e poi è stata la volta del trofeo: la presidente della Divisione Calcio Femminile Mantovani e l’ad di Tim Labriola hanno consegnato alle romaniste le medaglie e poi capitan Bartoli ha alzato il cielo quel piatto che sugella ancora una volta un trionfo strameritato. Dopo la cerimonia “istituzionale” il palco è stato girato verso la tribuna con più tifosi e la Roma ha celebrato la squadra annunciando ogni singolo componente del gruppo, lo speaker del club Vespasiani ha “condotto” qualche battuta e simpatico siparietto tra le calciatrici ed è successo praticamente tutto, con la cantante Noemi che si è messa a fare da lancia-cori con Bartoli e Andressa, la Ceo Souloukou che è entrata in campo e si è goduta la scena mentre il figlio giocava a calcio nella porta più vicina e Marco Conidi ha cantato “Mai sola mai” con i romanisti presenti e la squadra uniti in un unico abbraccio. È proprio quel grande abbraccio, quella vicinanza e la forza della compattezza con il proprio popolo che la responsabile del settore femminile Betty Bavagnoli ha celebrato e sottolineato nel suo discorso, ricordando l’importanza del sostegno del club, del lavoro di tutti e della spinta di tutti quei sostenitori che sono stati sempre più presenti e vicini a una squadra che non vuole più smettere di vincere. C’erano Ubaldo Righetti, Riccardo Viola e Rosella Sensi e c’era anche Gloria Simonetti che nel 1969 con la ACF Roma vinse lo Scudetto in un calcio femminile d’altri tempi, quello delle pioniere che lottavano per poter giocare, tutti personaggi che in comune con la Roma di oggi hanno la passione per il giallorosso e un tricolore tutto romanista per sempre sul petto.
"Questa stagione è stata come una favola", ha detto Bartoli ai tifosi durante i festeggiamenti: una favola che ha reso ancora di più il club giallorosso la guida del calcio femminile italiano e a cui si potrebbe aggiungere una fine ancora più lieta con la Coppa Italia del 4 giugno a Salerno contro la Juve.
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